GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
GNGTS 2014 S essione 2.3 335 Nostro C., Camassi R., Crescimbene M., La Longa F., Ercolani E. et al. ; 2012a: Emergenza e informazione . In: Miscellanea INGV “Sintesi dei lavori del Workshop EDURISK 2002 – 2011 | 10 anni di progetti di educazione al rischio”, 13, http://istituto.ingv.it/l-ingv/produzione-scientifica/miscellanea-ingv/archivio/copy3_of_numeri- pubblicati-2010/2013-03-28.5913664787. Nostro C., Camassi R., Postiglione I., Masi A., Carvelli F., Mattia C. e Team INGV, Team DPC, Team ReLUIS e Team ANPAS; 2012b: “Terremoto, parliamone insieme”: attività informative nell’area colpita dai terremoti di maggio e giugno 2012 in Emilia Romagna . In: Atti 31° Convegno Nazionale GNGTS - Tema 2: Caratterizzazione sismica del territorio, 2, 61-69, Trieste, Italy, http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/documenti/Old/Tema_2.pdf. Nostro C., Amato A., Cultrera G., Margheriti L., Selvaggi G., Arcoraci L., Casarotti E., Di Stefano R., Cerrato S.; 2012c: 11 maggio team, 11 maggio 2011: il terremoto previsto e l’Open Day all’INGV , Quaderni di Geofisica INGV, n. 98, ISSN 1590-2595, http://istituto.ingv.it/l-ingv/produzione-scientifica/quaderni-di-geofisica/archivio/ quaderni-di-geofisica-2012/2013-01-15.0539694989. Wendling C., Radisch J. and Jacobzone S.; 2013: The Use of Social Media in Risk and Crisis Communication . OECD Working Papers on Public Governance, 25, OECD Publishing. doi:10.1787/5k3v01fskp9s-en, http://dx.doi.org/ 10.1787/5k3v01fskp9s-en. Yilmaz S.; 2011: Fukushima nuclear disaster: a study in poor crisis communication . ���� ������������� ��� RSIS Commentaries, 93. La Microzonazione Sismica e la Condizione Limite dell’Emergenza nel Piano di Emergenza Comunale o Intercomunale: Le Linee Guida della Regione Lazio A. Colombi Regione Lazio, Agenzia Regionale di Protezione Civile, Roma Introduzione. Il concetto di Rischio Sismico si vede sostanzialmente incernierato nell’asse portante delle attività di una Amministrazione regionale il cui territorio può essere affetto da eventi sismici anche severi, in quanto a seguito di un evento sismico (fattore Ambientale) si producono danni sull’attività antropiche e sulle case (fattore Infrastrutturale e Abitativo) e molto presumibilmente ci saranno persone che per tempi non definibili dovranno vivere in campi di emergenza attrezzati (fattore Protezione Civile). Lo studio del territorio assume perciò enorme importanza per la valutazione dell’esposizione al rischio sismico, in particolare nelle aree critiche dal punto di vista della concentrazione urbana, del patrimonio artistico o delle attività industriali. In questa ottica il Piano di Emergenza Comunale (Piano), obbligatorio a norma di legge, è uno strumento a forte connotazione tecnica, fondato sulla conoscenza delle pericolosità e dei rischi che investono i diversi territori e, nella prospettiva offerta dalla legislazione, esso trova una chiara collocazione tra gli strumenti che gli Enti Locali hanno a disposizione per la gestione dei rischi, affrancandosi in tal modo delle incertezze normative che lo hanno sin qui caratterizzato. Gli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (ICMS) (GdL MS, 2008) prescrivono 3 livelli di approfondimento per gli studi di Microzonazione Sismica (MS) che rappresentano studi basilari per la corretta pianificazione del territorio. Secondo la normativa regionale della Regione Lazio in materia di MS (DGR 545/2010), il Livello 2 deve essere eseguito obbligatoriamente per gli Strumenti Attuativi (piani di zona, piani particolareggiati, piani di recupero e anche piani di emergenza comunali) in tutte le aree che nella carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica (MOPS) del Livello 1 (L1) risultano suscettibili di amplificazione sismica. La Condizione Limite dell’Emergenza (CLE) viene condotta in concomitanza o a seguito degli studi di MS. Obiettivo dell’analisi della CLE è di avere il quadro generale di funzionamento
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=