GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

permettono in maniera molto efficace e veloce di informare sul rischio sismico, seguendo anche i presupposti della neogeografia (���������� ����� ������� ������ ���� �� ���� ����������� �� Goodchild, 2007; Turner, 2006). Essa si pone l’obiettivo di abbattere la distanza tra produttori di sapere geografico ed utilizzatori grazie, appunto, alle nuove tecnologie informatiche. La neogeografia punta sulla partecipazione alla produzione cartografica per garantire la consapevolezza di ogni comunità nell’uso dei dispositivi culturali che le caratterizzano. La svolta è possibile grazie alle innovazioni tecnologiche, che richiedono competenze molto inferiori rispetto al passato per essere utilizzate. La semplificazione della produzione cartografica permette la moltiplicazione delle agenzie che producono sapere, generando una molteplicità di interpretazioni possibili dello stesso luogo, in cui acquistano spazio comunità che prima erano estromesse dalle raffigurazioni ufficiali. Questo meccanismo è una sorta di mappa mentale collettiva e uno strumento prezioso per gli studi spaziali che utilizzano le tecniche della cartografia partecipativa; inoltre, può tradursi anche in strumento di democrazia partecipativa o, piuttosto, di cittadinanza attiva, oppure, addirittura di scienza partecipativa. Infatti, questo strumento potrebbe essere utile anche ai fini della percezione dei terremoti e per conoscere le reazioni di giovani ed adulti quando si verifica un evento sismico. Bibliografia De Martino E.; 1977: La fine del mondo. Contributo alle analisi delle apocalissi culturali, Einaudi, Torino, 2002. De Martino E.; 1995: Storia e metastoria. I fondamenti di una teoria del sacro, Argo Editore, Lecce. Eliade M.; 1949: Le mythe de l’éternel retour. Archétypes et répétition, Gallimard, Paris (trad. it. 1989; Il mito dell’eterno ritorno, ed. Borla, Roma, ��� ����� III ed.). Frazer J. G.; 1911: The Golden Bough. AStudy in Magic and Religion, trad. it. 2012: �� ���� ������ ������ ����� ����� Il ramo d’oro. Studio sulla magia e la religione, Editore Boringhieri, Torino. Goodchild, M. F.; 2007: Citizens as sensors: The world of volunteered geography, GeoJournal, 69, 211–221. Turner, A. J.; 2006: Introduction to Neogeography, O’Reilly Media Inc., Sebastopol. Virno P.; 2003: Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e natura umana, Bollati Boringhieri, Torino. Sitografia is.pearson.it/magazine/filosofia-il-rischio-e-il-limite/ ; www.haisentitoilterremoto.it ; www.ingv.it. RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO: ASSUNZIONE DEGLI STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA E DELLA CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA NEGLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI – L’ESPERIENZA DEI COMUNI DI PAVULLO NEL FRIGNANO E LAMA MOCOGNO G. De Luca 1 , L. Del Maschio 2 , F. Manelli 1 , E. Pattuzzi 1 1 Comune di Pavullo nel Frignano (MO) 2 Geologo libero professionista Scopo e conduzione del lavoro. Il recepimento di metodologie e norme orientate alla riduzione del rischio sismico nella pianificazione urbanistica di competenza dei Comuni è un fatto recente, successivo al PTCP2009 della Provincia di Modena ed alle disposizioni della Regione Emilia-Romagna del 2007-2008. A seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 questo tema ha purtroppo mostrato tutta la sua severità nella parte emiliana del territorio regionale e nel modenese in particolare, avendo interessato con effetti di diversa gravità, ben 18 dei 47 Comuni della Provincia di Modena, dei quali 9 hanno registrato intensità macrosismica (IMCS) maggiore o uguale a 6. Appare quindi evidente l’assoluta necessità di adottare strategie cogenti volte ad un’efficace riduzione del rischio sismico, aumentando i livelli complessivi di sicurezza, per contenere danni alle persone ed alle cose, come pure essere preparati ad 358 GNGTS 2014 S essione 2.3

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