GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
70% dei calabresi il kit d’emergenza deve includere la cassetta di pronto soccorso, la torcia e la radio, mentre il 18% il casco per ciascun membro della famiglia. Secondo il 94% dei maltesi deve esserci il kit di primo soccorso, secondo il 58,8% la torcia, secondo il 41% il casco per ciascun membro della famiglia. Il 63% dei calabresi non sa se nel proprio Comune esiste un Piano d’Emergenza, mentre il 5% ha risposto di sì e il 5% di no. Il 58,8% dei maltesi ha risposto positivamente e il 41,1% non lo sa. In caso di emergenza, il 97% dei maltesi conosce il numero da telefonare. Il 41% dei calabresi afferma che i terremoti possono interessare nuove zone o zone già colpite e tutto, quindi, è legato al caso, mentre, secondo il 26%, i terremoti tendono a colpire sempre le stesse zone, ma non si può sapere con precisione quando e con quale intensità. Il 76,4% dei maltesi ha risposto affermando che si possono verificare in ogni luogo del pianeta. Secondo gli studenti calabresi, il pericolo più frequente in caso di terremoto è per il 33% “essere colpiti da oggetti che cadono” e per il 67% “essere coinvolti nel crollo della casa”. Ciò vale anche per i maltesi (26,4% hanno risposto indicando “essere colpiti da oggetti che cadono” e il 61% ha indicato “essere coinvolti nel crollo della casa). Secondo il 67,6% dei maltesi nell’isola di Malta non esiste un pericolo derivato da terremoti, ma il 55% ha la consapevolezza che l’isola sia stata colpita in passato da forti terremoti. La maggior parte degli studenti calabresi percepisce il terremoto come un evento imprevedibile (52%) e naturale (78%) (Fig. 3). Nessun calabrese lo percepisce come prevedibile. In aumento è la percentuale di studenti che pensa che il terremoto sia causato da fattori umani (15%) e i cui danni si possono limitare con una corretta pianificazione ambientale (30%) (Fig. 3). Addirittura, le percentuali sono ancora più alte per gli studenti maltesi (il 26,4% pensa che il terremoto sia causato dall’uomo e il 35,2% pensa che i danni diminuirebbero con una corretta pianificazione). A pari percentuale sono i maltesi che pensano che sia “prevedibile” ed “imprevedibile” (23,5%), mentre la maggioranza lo percepisce come “naturale” (79,4%) (Fig. 3). Nessuno studente crede che il terremoto sia causato da una punizione divina (Fig. 3), rompendo definitivamente la “certezza incontestabile” per l’uomo della forza distruttiva del terremoto intesa come espressione della punizione divina. In caso di maremoto, secondo gli studenti calabresi, possono verificarsi, per il 22%, il ritiro improvviso delle acque dalla costa e secondo il 78% un’improvvisa alta marea. Anche i maltesi hanno scelto in maggioranza queste due risposte (rispettivamente 64,7% e 20,5%). Inoltre, si aggiunge il 20,5% che ha scelto la seguente risposta: “l’aumento del moto ondoso”. Gli studenti che Fig. 3 – Grafico relativo ai dati in percentuale delle risposte degli studenti calabresi e maltesi alla domanda: “You think that earthquakes…”. GNGTS 2014 S essione 2.3 369
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