GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
• consentire l’elaborazione di rappresentazioni relative agli elementi e ai tematismi significativi, puntando ad una semplificazione e sintesi dei contenuti; • ottenere un’omogeneità di rappresentazione dei tematismi da parte dei soggetti realizzatori, facilitando la lettura e il confronto dei risultati degli studi di aree differenti; • garantire un sistema di archiviazione dei dati il più semplice possibile e flessibile. Gli standard hanno inoltre l’obiettivo di favorire lo scambio di dati e facilitare il compito di certificazione da parte delle Regioni. Un apposito software in libera distribuzione (SoftMS) facilita le attività di inserimento dei dati. Con la seconda annualità di finanziamento (OPCM 4007/2012) viene introdotta l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) . Tale analisi costituisce un primo strumento finalizzato all’integrazione degli interventi sul territorio per la mitigazione del rischio sismico a scala comunale e riguarda l’attività di verifica dei sistemi di gestione dell’emergenza. Una specifica attività di sperimentazione è stata condotta, prima dell’emanazione dell’ordinanza, nel territorio faentino (Conte, 2013). I principi generali della “condizione limite” sono stati messi a punto anche grazie all’attività di ricerca e sperimentazione svolta nell’ambito del Progetto Urbisit (Convenzione fra DPC e CNR-IGAG), nel quale vengono approfonditi i temi riguardanti le relazioni fra microzonazione sismica e pianificazione, e la definizione concettuale delle “condizioni limite degli insediamenti urbani” (Bramerini et al. , 2013; Cavinato, 2013) . Tra le diverse condizioni limite definibili per gli insediamenti urbani, la CLE corrisponde a quella condizione per cui, a seguito di un evento sismico, l’insediamento urbano nel suo complesso subisce danni fisici e funzionali tali da condurre all’interruzione di quasi tutte le funzioni urbane presenti, compresa la residenza. L’insediamento urbano conserva comunque la funzionalità della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza e la loro connessione ed accessibilità rispetto al contesto territoriale. L’analisi della CLE deve essere sempre condotta in concomitanza con gli studi di MS e, come per questi ultimi, devono essere seguite modalità di rilevamento e archiviazione secondo specifici standard (CTMS, 2013b). Per l’analisi della CLE di uno specifico insediamento è indispensabile innanzitutto identificare: • le strutture finalizzate alla gestione dell’emergenza; • il sistema di interconnessione fra tali strutture e il sistema di accessibilità rispetto al contesto territoriale. Obiettivo generale dell’analisi è quello di avere il quadro generale di funzionamento dell’insediamento urbano per la gestione dell’emergenza sismica. In funzione di tale obiettivo, sia per le strutture finalizzate alla gestione dell’emergenza, che per il sistema di interconnessione e accessibilità, è necessario acquisire le informazioni minime indispensabili per la loro individuazione. A tal fine sono state predisposte cinque Schede specifiche di rilevamento (Edifici strategici, Aree di Emergenza, infrastrutture di Accessibilità/Connessione, Aggregati Strutturali, Unità Strutturali), approvate dalla CT ed emanate con decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile. Un apposito software in libera distribuzione (SoftCLE) facilita le attività di inserimento dati. Le Schede così predisposte implicitamente definiscono il modello di sistema di gestione dell’emergenza, sostanzialmente basato sull’identificazione di manufatti con diversi ruoli. Da una parte l’espletamento di funzioni di gestione (le funzioni strategiche), dall’altra l’accessibilità generale al sistema fisico dove vengono espletate tali funzioni. Dalla lettura delle Schede si evince che il campo di rilevamento informativo è limitato alle caratteristiche fisiche e di uso dei manufatti, escludendo informazioni riguardanti il modello organizzativo e le componenti funzionali di servizio (impianti di vario tipo) e di approvvigionamento. Oltre alle Schede, la cartografia costituisce il supporto di base per effettuare l’analisi della GNGTS 2014 S essione 2.3 373
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