GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
Il secondo episodio, ben più complesso, è quello generato dal fantomatico C.S.I.S. (Centro Sismologia Indipendente del Settentrione - http://centrosismologiaindipendente.blogspot.it/) che il 23 giugno 2012 ha creato un blog e pubblicato un video, confezionato grossolanamente con una caratterizzazione formale decisamente terroristica, utilizzando immagini raccolte in rete e una voce fuori campo, e contiene la previsione di un forte terremoto fra il 13 e il 16 luglio 2012, nelle stesse aree colpite dai terremoti di maggio, di “forza compresa tra 4.5 e 6.1”. Lo stesso video è stato pubblicato anche su Youtube e ha raggiunti circa decine di migliaia di visualizzazioni. Un aspetto particolarmente grave di questa operazione è il tentativo di acquisire credibilità attraverso la pubblicazione della previsione su un falso blog di Beppe Grillo (“ringraziamo B. Grillo per aver postato nel suo blog queste informazioni. Potete leggere l’articolo cliccando qui!”), operazione millantata attraverso un link, oggi non più raggiungibile (ma visualizzabile attraverso waybackmachine http://web.archive.org/web/20120629103825/http: //bugi.isafake. org/). Un rumor malevolo, quindi. Il terzo episodio, più complesso e interessante, è quello della presunta previsione di terremoto attribuita al parroco di Massa Finalese per il 22 settembre 2012. Secondo questo rumor, il parroco in questione “avrebbe detto, durante un’omelia in chiesa, che gli sarebbe apparsa in sogno la Madonna, annunciando che la prossima scossa devastante sarebbe arrivata sabato 22 settembre prima delle 9 di mattina”. Il rumor si è propagato rapidamente, attribuendo analoga previsione ad altri parroci della zona (in particolare al parroco di Finale Emilia), specificando che la visione sarebbe stata della Madonna di Medjugorie, in una variante che tale rivelazione sarebbe stata fatta, in realtà, a una parrocchiana, ipotizzando la distruzione di altre località dell’area, in particolare la città di Ferrara: una variante questa che tende a privilegiare la data del 29 settembre rispetto alla prevalente datazione al 22 settembre. Il rumor ha avuto una diffusione molto elevata fra le provincie di Ferrara, Modena, Bologna e nel Mantovano, oltre che in rete. Un dettaglio di un qualche rilievo è che il parroco di Massa Finalese è di origine africana, elemento che nell’immaginario popolare può aver aumentato l’effetto di suggestione. Va segnalato anche che si è diffusa presto una diceria a proposito del possibilie arresto del parroco (oppure di un pestaggio organizzato da cittadini arrabbiati), tutte notizie prive di alcun fondamento. Da verifiche dirette l’origine del rumor è identificabile in una ben precisa omelia del parroco di Massa Finalese, risalente addirittura a fine giugno. In quella omelia il parroco ha sostanzialmente detto che il momento più difficile sarebbe arrivato a metà settembre, quando le persone sarebbero tornate alla loro vita normale, all’inizio della scuola, ai ritmi quotidiani. Nel momento in cui sarebbe calata l’attenzione dall’esterno quello sarebbe stato il vero momento critico, più del terremoto stesso. Il compotto della magnitudo: i numeri ‘veri’. Una delle false notizie più persistenti è quella della presunta falsificazione da parte dell’INGV dei valori di magnitudo, valori che secondo altre agenzie internazionali sarebbero stati molto più elevati (anche oltre 7): notizia che si è generata e diffusa con diverse varianti e motivazioni. La magnitudo registrata da altre agenzie (i francesi, gli americani, i polacchi…) sarebbe stata molto più elevata (6.1 – valore in Mw fornito dall’agenzia europea CSEM-EMSC, 6.3, addirittura 7 o 7.3) e sarebbe stata invece mantenuta sotto al valore 6 dall’INGV, perché secondo una legge italiana (oppure europea, secondo una variante) per terremoti di magnitudo inferiore a 6 lo Stato non sarebbe tenuto a risarcire i danni. Una variante aggiunge a supporto di questa tesi il fatto che la “Protezione Civile” sarebbe stata ‘riformata’ un mese prima del terremoto (forse sapendo che di lì a poco un terremoto si sarebbe verificato), stabilendo la non risarcibilità pubblica dei danni da calamità naturali (salvo poi fare immediatamente retromarcia, per ragioni di opportunità). Una ulteriore GNGTS 2014 S essione 2.3 407
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