GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
variante rinvia alle registrazioni effettuate da un sismologo amatoriale di Novi di Modena (ma circolano riferimenti anche a farmacisti di Carpi e Mirandola), in possesso di due strumenti collocati al secondo piano della sua abitazione privata, che avrebbero registrato valori ben superiori a 7. La bufala non è affatto nuova, essendosi generata dopo il terremoto dell’Aquila, confondendo magnitudo e intensità macrosismica: in quel caso la legge sul terremoto garantiva il risarcimento dei danni per tutti i comuni in cui fosse stata osservata una intensità macrosimica pari o maggiore al grado VI della scala MCS. La soluzione dell’enigma è estremamente semplice per chi sa (e quanti hanno accesso alla rete possono verificarlo in qualsiasi momento) che le determinazioni automatiche, pressochè istantanee, vengono successivamente riviste manualmente prima di diventare definitive, che i tipi di magnitudo che si utilizzano sono diversi (semplificando unità di misura diverse), che ogni valore determinato strumentalmente anche con le reti più avanzate ha una incertezza associata, che non esistono quindi valori ‘veri’ in assoluto. Ma che comunque per localizzare e fare stime di energia di terremoti italiani è più sensato utilizzare le stazioni della rete sismica italiana e non quelle della rete sismica neozelandese (e viceversa, naturalmente). E in ogni caso alcune grandi agenzie internazionali (ad es. lo CSEM di Strasburgo) per tutti i forti terremoti riportano online tutti i valori forniti dalle diverse reti europee e mondiali, fornendo quindi una pletora di tipi di magnitudo e valori diversi, senza che questo rappresenti un problema per nessuno. Le ‘vere’ cause del terremoto. Un ulteriore argomento di discussione, tutt’ora ampiamente dibattuto e destinato probabilmente a trasformarsi includendo progressivamente una miriade di elementi diversi, è quello delle cause (quelle ‘vere’, s’intende) del terremoto. Il dubbio nel senso comunque è nato inizialmente dall’apparente coincidenza fra l’occorrenza di un terremoto forte e l’esistenza di un progetto di impianto di stoccaggio di gas a Rivara (area molto vicina agli epicentri dei terremoti del 29 maggio), proposto da una multinazionale inglese (già bocciato dalla Provincia di Modena e successivamente dalla Regione Emilia Romagna). Quel progetto è rimasto sulla carta e per quel progetto sono stati fatti solo studi preparatori: il nesso fra tali indagini geologiche e l’occorrenza di un forte terremoto è del tutto casuale, esattamente come debolissima (oltre che sostanzialmente non verificabile) è la possibile correlazione fra la sismicità maggiore che si è manifestata in Regione negli ultimi decenni e la distribuzione delle diverse centinaia (oltre 500) di pozzi per le più svariate attività (esplorative, estrattive, ecc.). Non è questo il luogo per discutere di un tema di ricerca nuovo e indubbiamente interessante, ma che in Italia è ancora ai primi passi a dispetto della proliferazione inarrestabile di esperti e progetti di ricerca su sismicità indotta e innnescata: dal nostro punto di vista è essenziale non dimenticare che stiamo parlando di un territorio che ha una sismicità ‘naturale’ importante, con molti settori che storicamente hanno osservato uno o più terremoti forti, in periodi in cui la possibile influenza delle attività umane con i processi di generazione dei terremoti era assolutamente nulla. Ed è di questa sismicità che ci dobbiamo preoccupare. Considerazioni conclusive. Pur non essendo mai stata validata ed esaminata criticamente la legge sui rumors postulata da Allport e Postman (1947) costituisce sicuramente un buon punto di partenza per una analisi qualitativa e quantitativa sui rumors . Le principali critiche riportate da alcuni autori al lavoro di Allport e Postman (1947) riguardano: - l’osservazione che l’importanza del tema non può essere considerata un predittore essenziale della forza dei rumors ; - la considerazione che l’importanza del tema ed il suo grado di ambiguità non sono sufficienti per spiegare la forza di un rumor , perché occorre inserire altri fattori come ad esempio l’ansia degli individui coinvolti. Nel nostro caso entrambe le considerazioni ci sono sembrate di scarsa rilevanza, in quanto sulla base delle caratteristiche dell’evento terremoto e dell’area ben circoscritta colpita, il tema 408 GNGTS 2014 S essione 2.3
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