GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

aveva sicuramente nel periodo considerato una forte rilevanza sociale e la popolazione poteva uniformemente essere considerata collettivamente ad un elevato livello di ansia. Per questo abbiamo applicato la formula di Allport e Postman (1947) concentrando la nostra attenzione principalmente sul grado di ambiguità del tema e costruendo per calcolare la forza del rumor , tre indicatori: la fonte, la diffusione, la fede. Questo ci ha permesso di stilare una classifica dei rumors raccolti e di scegliere quelli considerati “più forti” da fronteggiare. Le azioni di contrasto ai rumors sono state costruite per cercare di aumentare la sensibilità critica della popolazione coinvolta (Sunstein, 2009). In accordo con alcuni autori (Chorus, 1953; Bordia et al. , 2004) riteniamo che la forza dei rumors possa essere attenuata aggiungendo alla formula di Allport e Postman, la sensibilità critica (1/c), dove ‘c’ denota tale sensibilità critica. L’obiettivo di sviluppare la sensibilità critica nella fase dell’emergenza è stato perseguito attraverso una serie di azioni concordate con le altre istituzioni coinvolte negli incontri con la popolazione. Prima di ogni incontro si effettuava una riunione dove il rumor o i rumors più frequenti in quella zona venivano analizzati criticamente e dalla loro analisi scaturivano le risposte da trasmettere alla popolazione. In generale le risposte concordate miravano a favorire e a promuovere un sano scetticismo e lo sviluppo di un senso critico attraverso: • la promozione di una azione divulgativa sulla sismologia e sugli aspetti psico-educativi che influenzano i rumors stessi (emozioni, stato d’ansia collettiva, incertezza sul futuro, meccanismi di psicologia sociale come il conformismo); • il suggerimento alle persone di non prendere per vere le informazioni dei media tradizionali e dei new media, verificando sempre le fonti da cui provengono le notizie; • l’indicazione a non considerare autorevole a priori nessuna fonte (comprese le istituzioni coinvolte nella campagna informativa). Per ultimo ci sembra utile considerare la scelta, a nostro avviso strategica, di costruire un contatto diretto con la popolazione e le istituzioni locali (comuni, AUSL, associazioni di comuni e cittadini, ecc.) per non affidare ad un medium (in genere poco conosciuto e difficile da controllare) la comunicazione in una fase così importante dell’emergenza. In molti incontri il contatto “diretto” con la popolazione ha avuto un ruolo rilevante per la costruzione di una relazione di fiducia e dialogo con i cittadini. Bibliografia Allport G. W. and Postman L.; 1947: The psychology of rumor , New York, pp. 247. Bordia P. and DiFonzo N.; 2004: Problem solving in social interactions on the Internet: Rumor as social cognition . Social Psychology Quarterly, 67(1), 33-49. Chorus A.; 1953: The basic law of rumor . The Journal of Abnormal and Social Psychology, 313-314. Dipartimento di Protezione Civile; 2012: Terremoto parliamone insieme, http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/ informazione_popolazione.wp;jsessionid=3ED0E92ED5256284E45656162B52B3C1 IASC [Inter-Agency Standing Committee]; 2007: IASC Guidelines on Mental Health and Psychosocial Support in Emergency Settings . Sunstein C.; 2009: Voci, gossip e false dicerie. Come si diffondono, perché ci crediamo come possiamo difenderci , Milano 107 pp. GNGTS 2014 S essione 2.3 409

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