GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

i relativi rapporti spettrali si mostrano quelli più chiaramente intelligibili, esibendo picchi spettrali decisamente più netti e quindi meglio identificabili. Si è dunque deciso di considerare sempre, quale misura di riferimento, quella relativa ad un sito esterno, distante dalla torre almeno qualche metro e, quando possibile, qualche decina di metri, scelto sfruttando le numerose piazze e piazzette cittadine. Probabilmente, l’efficacia di tale scelta è legata alla minore interazione fra la struttura e sito di riferimento, consentendo ciò di meglio isolare l’oscillazione propria della struttura. Al fine di tener conto della possibile non stazionarietà del campo delle vibrazioni ambientali durante un lasso di tempo di molte ore, la misura di riferimento è quasi sempre stata eseguita sia prima che dopo quelle all’interno d’ogni torre e talvolta anche in un momento intermedio. In tal modo, è stato possibile associare ad ogni misura all’interno della torre una misura di riferimento temporalmente prossima con cui determinare i rapporti SSR, ovvero confrontare quelli ottenuti con la misura precedente e quella successiva. Spesso sono inoltre stati usati due strumenti. Le frequenze proprie di vibrazione delle torri sono dunque determinate come quelle in corrispondenza delle quali si rilevanomassimi (picchi) dell’ampiezza delle curve SSR. Ogni torre manifesta l’esistenza di uno di tali massimi in una forma particolarmente chiara, caratterizzata da elevata ampiezza e netta localizzazione, la prima essendo sostanzialmente crescente con la quota della misura lungo la torre (cioè con l’ascendere del livello della torre), la seconda ben concordante fra tutti i livelli. Un esempio delle curve SSR ottenute è in Fig. 2. Ulteriori picchi, talvolta in numero anche rilevante, caratterizzano le curve SSR, solo una minoranza dei quali manifesta, tuttavia, chiarezza comparabile a quella del massimo principale, essendo gli altri di qualità inferiore, per carenza di persistenza ai diversi livelli della torre, ridotta ampiezza, poca definizione, ecc.. Per valutare la riproducibilità dei risultati e la loro persistenza al variare delle condizioni sperimentali, si sono confrontate le curve SSR ottenute, oltreché da misure relative a diversi livelli della torre, anche, ove possibile, con diversa misura di riferimento o relative a differenti strumenti di misura. L’uso d’insiemi di curve SSRper lo stessomanufatto ha anche permesso di valutare, seppure in modo parziale, l’incertezza sperimentale da attribuirsi alle frequenze identificate. Precisamente, si è determinato, per ogni frequenza identificata, l’intervallo di massima oscillazione dei diversi valori ottenuti, simmetricamente ampliato di 0,016 Hz, valore pari alla metà della risoluzione in frequenza ottenibile dalla procedura: il valore della frequenza propria è stato dunque scelto come il valore centrale di questo intervallo. A tale miglior stima è stata attribuita un’incertezza, Fig. 2 – Esempio di rapporti spettrali SSR relativi ai diversi livelli di una torre: la Torre del Diavolo. GNGTS 2014 S essione 2.3 413

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