GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

Tab. 2 - Altezza delle torri, secondo i rilievi condotti nell’ambito del progetto RiSEM. Torre Altezza (m) Ardinghelli Nord 27,63 Ardinghelli Sud 21,29 Becci 38,85 Campatelli 27,73 Cugnanesi 42,19 del Diavolo 32,63 del Duomo (campanile della Collegiata) 37,06 Grossa 58,10 della Propositura 18,41 Rognosa 51,77 Salvucci Nord 41,35 Salvucci Sud 42,72 moto della torre sul campo delle vibrazioni ambientali immediatamente all’esterno dell’edificio stesso, suggerendo così che gli effetti del moto della torre si propagano al sottosuolo nelle immediate vicinanze della torre stessa. Se ne deduce dunque la possibilità d’individuare alcune proprietà del moto della torre dall’esame delle curve SSR ottenute rapportando gli spettri di una misura esterna-adiacente alla torre e di quelli di una più lontana dalla medesima. In effetti, nella maggior parte dei casi in cui si dispone d’una misura esterna-adiacente, oltre a quelle interne, s’è potuto osservare come emerga un picco chiaro nelle curve SSR calcolate dal rapporto fra gli spettri della misura esterna-adiacente e quelli d’una misura più lontana dall’edificio (misura di riferimento). In tutte le componenti orizzontali del moto, tale picco corrisponde esattamente al picco di massima ampiezza delle curve SSR relative alle misure eseguite internamente alle torri. Al contrario, solo in uno dei rapporti SSR relativo alle componenti verticali si ha tale corrispondenza. Questi risultati sembrerebbero suggerire che, almeno per il moto orizzontale, una misura esterna-adiacente ad una torre sia in grado, se confrontata con una esterna ma più lontana dalla torre, di identificare almeno la frequenza del modo più energetico della torre medesima. Va comunque notato che nei tre citati casi in cui non è stato possibile eseguire misure ai livelli superiori dell’edificio, le curve SSR ottenute utilizzando le misure esterne- adiacenti non hanno permesso di identificare in modo sufficientemente chiaro nemmeno una frequenza propria, limitandosi a suggerire vagamente ipotetici valori di tal grandezza. Possibile relazione fra l’altezza della torre e la frequenza propria più energetica. Il primo grafico di Fig. 3 mostra l’andamento dei periodi di massima ampiezza delle curve SSR ( T 0 =1/f 0 ; con f 0 frequenze corrispondenti ai picchi massimi in Tab. 1), relativi ad entrambe le direzioni orizzontali, in funzione dell’altezza della torre cui si riferiscono (Tab. 2), determinata da un altro gruppo di ricerca all’interno del progetto RiSEM. Risulta evidente come tale andamento sia ben descrivibile con una relazione lineare , (6) fra l’altezza h della torre ed il periodo T 0 . Considerate le altezze delle torri in Tab. 2 come valori della variabile indipendente (con incertezze trascurabili), è stata realizzata una regressione col metodo dei minimi quadrati (non pesati) dei periodi relativi alle due direzioni orizzontali del moto (NS ed EO), considerati come un unico insieme di dati, ottenendo, per la costante dell’Eq. (6) la stima C T = 0,0144 ± 0,0004 s/m. Grazie alla collaborazione dell’IMAA-CNR è stato possibile confrontare il risultato così ottenuto con la corrispondente relazione periodo-altezza di molti edifici localizzati in varie parti del mondo e caratterizzati da diverse epoche e tecniche costruttive (Gallipoli et al. , 2014). 416 GNGTS 2014 S essione 2.3

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