GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

420 GNGTS 2014 S essione 2.3 come rurale; questo in relazione alla forte antropizzazione della Bassa Modenese in cui appare labile il confine tra edificato urbano e rurale, spesso attestato come insediamenti nastriformi su dossi e viabilità. La relazione illustrativa sancisce quindi la necessità di assumere nei piani della ricostruzione (LR 16/2012) idonee disposizioni per la riduzione del rischio sismico, fornendo indicazioni alla pianificazione urbanistica comunale (Martelli e Romani, 2013, parte III, Utilizzi e applicazioni, p. 35 e segg.). Su questo fronte l’assunzione da parte dei comuni delle norme relative alla MS e analisi CLE, anche queste definite congiuntamente tra Provincia e Regione, è stata operata in sede di Intesa unica rilasciata sui piani dal Comitato Unico per la Ricostruzione, del quale il Servizio pianificazione urbanistica della Provincia fa parte. Nell’ambito della formazione di detti piani dunque sono state assunte nome e cartografie omogenee. Ma essendo che alcuni comuni già disponevano di studi ed indagini precedenti conformi alla DAL 112/2007, si è anche operato un “merge” coordinato con studi già esistenti, per non disperderli (Comuni di Carpi e San Felice sul Panaro). L’assunzione di nome derivanti dagli studi di MS nei piani della ricostruzione, ha esplicitamente avuto come conseguenza, anche l’adeguamento dello strumento urbanistico generale (quindi dell’intero territorio) alle riposizioni regionali e del PTCP2009 in fatto di riduzione del rischio sismico. In termini generali l’articolato delle “Disposizioni normative per la riduzione del rischio sismico” proposte nella pianificazione comunale vede una iniziale “Definizione e Finalità” che costituisco esplicitamente anche adeguamento ed attuazione del PTCP approvato con deliberazione di Consiglio provinciale n°46 del 18 marzo 2009, oltre ad essere integrate con elementi desunti dall’analisi della condizione limite per l’emergenza. Sono quindi precisati gli “Elaborati di riferimento” che in parte afferiscono al Quadro Conoscitivo, in parte sono elaborati di Piano (carte delle Frequenze naturali del terreno f 0 – carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica – carte dei Fattori di amplificazione FA-PGA., FA-IS, e del potenziale di liquefazione) con le relative descrizioni. Seguono le vere e proprie “Disposizioni per la riduzione del rischio sismico” con riferimento sia agli esiti degli studi effettuati entro le porzioni di territorio indagate (microzone) sia agli approfondimenti da sviluppare negli areali non ricompresi nelle microzone. Nelle zone stabili suscettibili di amplificazione, sia nei territori di pianura che di montagna, per il calcolo dell’azione sismica nella progettazione di opere di classe d’uso 3 e 4, sono fortemente raccomandate specifiche analisi di dettaglio e di risposta sismica locale. Quest’ultima è sempre da sviluppare per le categorie di sottosuolo S1 ed S2, per i manufatti con periodo principale di vibrazione T > 1,0 s, e per le verifiche di stabilità di versanti e fronti di scavo. Le porzioni di territorio in cui sono possibili fenomeni di amplificazione e potenziale liquefazione (categoria S2) sono soggette ad approfondimenti di terzo livello per la valutazione della suscettività alla liquefazione e relativo indice potenziale (IL) e la stima dei cedimenti. In tali aree, preventivamente ad ogni trasformazione urbanistico-edilizia da realizzarsi negli ambiti urbani consolidati e nel territorio rurale, deve essere effettuata l’analisi di suscettività alla liquefazione il cui esito si riterrà negativo se IL risulterà inferiore a 2. Se IL risulterà pari o superiore a 2, per il calcolo dell’azione di sismica ai fini della progettazione non è ammesso l’approccio semplificato e dovranno essere valutati i potenziali cedimenti. Per opere di particolare interesse pubblico o strategico, classi d’uso 3 e 4, se IL ≥ 2, si raccomandano interventi di mitigazione del rischio di liquefazione (consolidamento del terreno di fondazione, interventi per la riduzione delle pressioni interstiziali, etc.). Per la progettazione di opere di classe d’uso 1 e 2 se IL è < 2 è ammesso il calcolo dell’azione sismica tramite l’approccio semplificato. Con riferimento ai fattori di amplificazione stratigrafica, e qualora le carte di MS di terzo livello (analisi con codice di calcolo) rappresentino la stima dei fattori di amplificazione del moto sismico in termini di Intensità di Housner (IS), nei periodi compresi tra: 0,1-0,3 s; 0,1-0,5 s; 0,3-0,5 s; 0,5–1 s; 1,0-2,0 s si evidenzia che detta suddivisione di intervalli è confrontabile

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