GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

426 GNGTS 2014 S essione 2.3 Tali disposizioni sono andate ad integrare gli studi di CLE già finanziati, in attuazione all’art.11 della Legge n. 77/2009, con OPCM n. 4007/2012 (che introduce per la prima volta il concetto di analisi della condizione limite per l’emergenza) e OCDPC n. 52/2013. Sulla base di questi atti sono stati redatti, da parte dei Comuni gli strumenti di pianificazione urbanistica volti a superare le conseguenze del sisma e a restituire quanto prima organicità e coerenza alla pianificazione del territorio (Piani della Ricostruzione); e da parte della Regione sono stati realizzati strumenti conoscitivi sulla pericolosità sismica locale e definite disposizioni per la loro assunzione nei Piani, utili alla riduzione del rischio sismico (MS e analisi CLE). Una sempre stretta e fattiva collaborazione interistituzionale ha sostanziato queste attività e i loro prodotti. Analisi CLE: metodiche di sviluppo, cartografia e normativa di piano. A seguito dell’emanazione della citata Ordinanza n. 70/2012, di concerto con il DPC - Ufficio rischio sismico e vulcanico e con le amministrazioni locali (province e comuni), la Regione Emilia- Romagna ha provveduto a redigere le CLE dei 17 comuni dell’area epicentrale. Il lavoro è stato svolto coinvolgendo tutte le competenze interessate. Oltre agli uffici regionali, sono stati coinvolti i responsabili provinciali e comunali dei settori protezione civile, lavori pubblici, urbanistica ed edilizia; a tale team di lavoro si sono affiancati anche i progettisti dei piani della ricostruzione al fine di favorire l’introduzione nell’apparato normativo dei piani le norme relative alla riduzione del rischio sismico ed in particolare alla efficacia/efficienza del complesso degli elementi facenti parte della CLE. Fondamentale è stata la valutazione collegiale degli elementi già individuati nei Piani di Protezione Civile dei comuni, selezionandoli e integrandoli in funzione del nuovo e in parte diverso obiettivo proprio dell’analisi CLE, ossia la resistenza ovvero la “sicurezza” rispetto ad un’eventuale azione sismica, degli edifici ospitanti funzioni strategiche, per assicurare scelte funzionali alla gestione dell’emergenza in caso di sisma. Stesso dicasi per la viabilità che deve consentire anche in caso si sisma l’accessibilità alle finzioni strategiche. Il risultato di questo confronto è stata la definizione di cartografie e norme urbanistiche da inserire dei Piani della Ricostruzione, essendo essi varianti agli strumenti urbanistici comunali vigenti. La modalità di lavoro in team e la vivacità culturale delle riflessioni, ha consolidato e affinato la consapevolezza ed i metodi nei funzionari della Provincia di Modena, per proseguire tale confronto interdisciplinare rivolgendosi anche alle amministrazioni comunali destinatarie dei finanziamento di cui alla OCDPC n. 52/2013, al fine di recepire gli studi non solo di MS, ma anche di CLE negli strumenti di pianificazione urbanistica. Stesso metodo di analisi e di fattiva collaborazione tra enti, è stato quindi attivato per la redazione delle CLE dei comuni destinatari dei finanziamenti delle ordinanze ministeriali conseguenti la Legge n. 77/2009. Su questa impostazione collegiale si è inserita l’azione di coordinamento della Provincia di Modena che ha promosso e attivato sull’intero fronte dei comuni modenesi, in quanto destinatari dei finanziamenti statali, accordi oprativi di collaborazione tecnica ai sensi dell’art.15 della LR 20/2000, ed anche, in taluni casi, di esecuzione materiale dei prodotti mettendo in campo risorse umane, tecnologie ed esperienze volte a superare le soglie critiche delle strutture comunali e al fine di ottenere prodotti analitici, verificati, omogenei e condivisi. In taluni casi l’azione di accompagnamento dei comuni è proseguita sino all’integrazione degli strumenti di pianificazione urbanistica, mediante l’applicazione di procedure semplificate e condivise (Accordi di Programma art. 40 LR 20/2000) stante la natura di miglioramento della sicurezza pubblica e quindi di pubblica utilità dei prodotti. Su questi aspetti pare opportuna una considerazione specifica. Sia nel caso della redazione degli studi di microzonazione sismica come dell’analisi dellaCondizione Limite per l’Emergenza sono state attivate dalla Provincia di Modena forme di collaborazione volontaria con i comuni; mamentre per laMS la partecipazione delle strutture comunali è stata di fatto solo amministrativa

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=