GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 427 e tutto sommato “passiva” (essendo necessario affidare interamente all’esterno l’esecuzione del prodotto altamente specialistico in quanto tali competenze tecnico non sono, di norma, presenti nei Comuni) al contrario nello sviluppo dell’analisi CLE la partecipazione dei settori comunali (protezione civile, LL.PP. e urbanistica) è stata molto attiva e pure imprescindibile. Non va dimenticato che l’anagrafica delle unità strutturali e le loro caratteristiche edilizie trova ricognizione, pressoché esclusiva, a livello di uffici tecnici comunali. Tant’è che alcuni Comuni hanno definito in proprio la CLE affidandosi per gli aspetti strumentali che richiedevano esperienza e dotazioni tecnologiche, alla Provincia di Modena (creazione delle banche-dati e informatizzazione delle cartografie secondo gli standard di rappresentazione e archiviazione informatica ministeriali). Questo ha rivelato un’attenzione e una partecipazione delle risorse umane comunali sicuramente positiva che vede - per un buon esito e pertinenza dei prodotti - il necessario e consapevole coinvolgimento delle amministrazioni locali. Infatti, la consapevolezza dell’importanza e finalità di questa analisi, ossia perseguire una realistica condizione per cui l’insediamento urbano conservi comunque, nel suo complesso, l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale in caso di un severo evento sismico, è stata coinvolgente ed ha incentivato ed attivato senza sforzo le strutture comunali interessate. In tale contesto di fattiva e reciproca collaborazione anche la definizione di un template da parte della Regione al fine di standardizzare e rendere immediatamente comparabili i contenuti delle relazioni illustrative di accompagnamento delle CLE comunali (descrizione degli elementi strategici caratterizzanti il sistema di gestione dell’emergenza, rapporto con le infrastrutture di accessibilità/connessione, eventuali problematiche rispetto alle Unità Strutturali interferenti, etc), ha sicuramente agevolato gli enti locali nella redazione. La Regione Emilia-Romagna, a conclusione degli studi di MS e di analisi CLE svolti per tutti i comuni dell’area epicentale, sancisce nella relazione illustrativa dei prodotti così realizzati la necessità di assumere nei piani della ricostruzione (LR 16/2012) idonee disposizioni fornendo indicazioni alla pianificazione urbanistica comunale (Martelli e Romani; 2013, parte III, Utilizzi e applicazioni, p. 35 e segg.). L’articolato delle “Disposizioni per la riduzione del rischio sismico: Condizione Limite per l’Emergenza” è inserito nel disposto più ampio relativo alle norme per la riduzione del rischio sismico ed è consultabile nel sito web regionale: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/temi/sismica/speciale-terremoto/sisma- 2012-ordinanza-70-13-11-2012-cartografia. Le indicazioni normative sono state redatte con lo scopo di salvaguardare l’accessibilità alle funzioni strategiche nel contesto urbano e territoriale in caso di emergenza sismica, mentre gli interventi edilizi sui fabbricati esistenti e quelli di nuova costruzione non devono essere tali da rendere/realizzare fabbricati interferenti su Edifici Strategici, sulle Aree di Emergenza e sulla viabilità di connessione o di accesso, mentre per i fabbricati già individuati come interferenti, non è ammessa la sopraelevazione e gli interventi devono tendere, di minima, alla riduzione della condizione di interferenza. In questo caso l’azione congiunta degli enti sovraordinati che hanno coordinato, promosso e realizzato questo complesso di attività e prodotti (Regione e Provincia) è stato determinate per l’assunzione degli esiti degli studi di MS che dell’analisi CLE in sede di rilascio dell’Intesa unica sui piani della ricostruzione (artt. 12 e 13 LR 16/2012). L’assunzione degli studi di MS e CLE all’interno dei Piani della Ricostruzione è consultabile al sito web regionale: http:// territorio.regione.emilia-romagna.it/urbanistica-ed-edilizia/temi/cur/piani-della-ricostruzione- e-piani-urbanistici-attuativi-deposito. L’esperienza dell’analisi CLE: elementi di criticità e valutazioni di prospettiva. E’ opportuna qui una riflessione sull’esperienza fatta e sugli insegnamenti che da essa ne derivano. La modalità di lavoro interdisciplinare che ha visto (e a tutt’oggi vede) competenze e conoscenze facenti capo alla protezione civile, all’edilizia e urbanistica riunite allo scopo di formare prodotti efficaci, è stata sicuramente vincente.

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