GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

428 GNGTS 2014 S essione 2.3 Ad oggi il quadro della provincia di Modena è completo per il 68% in quanto 32 comuni su 47 hanno completato o hanno in corso analisi CLE. In particolare: per 9 comuni lo studio della CLE è stato eseguito dalla Regione, 9 comuni hanno condotto l’analisi della CLE a seguito dei finanziamenti di cui all’OPCM n. 4007/2012, e 14 Comuni stanno conducendo l’analisi della CLE lo studio a seguito dei finanziamenti di cui all’OCDPC n. 52/2013. Con l’annualità del finanziamento 2014 è auspicabile si possa arrivare quasi al 100% dell’intero territorio provinciale. Il lavoro fatto ha consentito, non solo di rivedere i Piani Comunali di Protezione Civile ma anche di valutare, sulla base della pianificazione Provinciale di emergenza, il sistema degli elementi della CLE a livello sovracomunale/provinciale riconsiderando alcune aree ed infrastrutture viarie strategiche all’interno del sistema di emergenza di area vasta. L’analisi infatti ha evidenziato come talune scelte dei Piani Comunali di Protezione Civile non fossero pienamente idonei ad ospitare funzioni strategiche in relazione ad una emergenza sismica, stante la differente ottica in cui essi erano stati ovviamente formati; tale aspetto si è evidenziato, in particolare, nei comuni del cratere a seguito dell’evento nel maggio 2012. Attualmente l’analisi della CLE, secondo lo standard nazionale, è focalizzata a considerare solamente gli elementi strategici all’interno di ogni singolo territorio comunale, quindi solo a livello locale è possibile fare una valutazione dell’efficienza/efficacia del sistema di emergenza. Risulta quindi evidente che una lettura di area vasta della CLE deve essere considerata di importanza strategica per la funzionalità dell’intero sistema provinciale/regionale/nazionale di emergenza. Sulla base del concetto di co-pianificazione che da sempre contraddistingue il “Sistema Modena” e dall’esperienza maturata durante il sisma del 2012, che ha visto il Centro Unificato di Protezione Civile della Provincia di Modena affermarsi quale elemento strategico per il coordinamento di tutte le attività legate all’emergenza in ambito provinciale, si è provato a rivedere gli elementi inseriti nell’ analisi del sistema comunale con una scala di ambito provinciale armonizzando le informazioni e i dati in una visione di insieme che tenga conto delle peculiarità e delle esigenze del territorio e della loro caratterizzazione rispetto non solo al rischio sismico ma anche alle altre tipologie di rischio presenti (Idrogeologico, Idraulico, etc). Tali aspetti hanno anche lo scopo di e mettere a sistema gli elementi caratteristici dell’ analisi, fornendo un valore aggiunto al contenuto e all’ operatività dei piani provinciali di Protezione Civile e si caratterizzi inoltre come nuovo strumento operativo di gestione dell’emergenza. Nel caso specifico considerando le analisi CLE sino ad oggi realizzate che, in taluni casi sono state sviluppate ad “area vasta” è stato possibile meglio verificare la coerenza tra le connessioni infrastrutturali e la loro funzionalità: ad esempio i 9 comuni facenti parte del “cratere”; i 5 dei comuni facenti parte l’Unione Terre di Castelli che hanno in corso il rinnovo della pianificazione urbanistica, i 2 comuni appenninici che hanno operato in forma unitaria e di concerto con la Provincia di Modena, ecc. Ma ciò non è stato sempre possibile essendo ancora l’analisi CLE, per quanto “conclusa” sul confine amministrativo comunale, impropriamente autoreferente, quantomeno rispetto alla viabilità. In particolare, ma non solo, l’area appenninica si è rivelata, e si sta rivelando particolarmente critica sia dal punto di vista oggettivo e soggettivo. Dal punto di vista oggettivo due sono gli elementi in cui emergono criticità: viabilità e individuazione di adeguate strutture per l’emergenza. Nei territori montani lo sviluppo e le caratteristiche della viabilità, anche rispetto ai caratteri insediativi diffusi del territorio, consente una ridotta accessibilità e/o ridondanza di percorsi rispetto alla pianura nei confronti del necessario collegamento da e per le funzioni strategiche nel loro complesso. Inoltre, anche le opere d’arte (ponti, viadotti) che connotano significativamente la viabilità appenninica, non rientrano oggi in una analitica valutazione della rete di connessione dell’analisi CLE. Pur considerando che le opere d’arte presenti nella

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