GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 445 della sismicità indotta è la possibilità che le scosse si verifichino molto più in prossimità della superficie rispetto a quanto accade con i terremoti tettonici. La minore profondità degli ipocentri ha come conseguenza una maggiore attenuazione allontanandosi dall’epicentro, ma anche maggiori accelerazioni e intensità macrosismiche nelle immediate vicinanze dello stesso. Un comportamento simile si ritrova in natura per i terremoti vulcanici ed è ben noto anche in Italia come sia importante utilizzare per questi terremoti delle relazioni di attenuazione e di conversione intensità-magnitudo diverse da quelle standard. Inoltre non bisogna dimenticare che in aree prive di sismicità naturale non esiste una normativa che obblighi alla costruzione di edifici sismoresistenti. Il secondo caso è il terremoto che colpì alcune località del monte Amiata in provincia di Siena, in particolare i comuni di Abbadia San Salvatore, Radicofani e Campiglia d’Orcia il 01/04/2000. L’evento fu registrato dalla stazione accelerometrica di Piancastagnaio e la magnitudo attribuita da INGVmostra una notevole discrepanza tra la magnitudo locale (Ml=3.9) e la magnitudo momento (Mw=4.5). Questa differenza può essere attribuita alla profondità estremamente limitata dell’evento (2 km) che fa ipotizzare si tratti di un sisma legato allo sfruttamento geotermico dell’area. Ulteriori notizie sui danni strutturali causati dall’evento e sulla mappa delle accelerazioni stimate si trovano in un articolo di Mucciarelli et al. (2001). Gli spettri dei due eventi sono qui confrontati con quelli previsti dalla norma per il sito di Pontegradella (Fig. 1) Si può notare come gli spettri proposti dalla normativa olandese abbiano un contenuto prevalente ai corti periodi, e che pur partendo da una PGA di ancoraggio leggermente superiore a quella dello spettro SLV ne rimangano poi molto al di sotto per tutti i periodi. Per l’evento di Monte Amiata, nonostante una maggiore ricchezza spettrale, le accelerazioni registrate rimangono ampiamente al di sotto dello spettro SLV per tutti i periodi. A questo punto ci si è posti il problema della estensione dello studio a tutto il territorio nazionale, confrontando le due forme spettrali con i valori attesi delle accelerazioni fornite da MPS04. Il primo confronto è stato fatto con una probabilità di eccedenza del 10% in 50 Fig. 1 – Confronto tra la normativa olandese per la sismicità indotta, il terremoto di Monte Amiata del 2000 e lo spettro SLV per il comune di Ferrara, considerando una classe di suolo C.

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