GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 447 la vecchia classificazione sismica, per tenere conto dei problemi di sottoprotezione che possono riguardare le aree a media sismicità non precedentemente classificate. Infine bisogna menzionare il caso particolare della Sardegna, per la quale non ci sono valori di accelerazione per il confronto prima riportato. Mulargia e Castellaro (2004), incrociando i dati di pericolosità sismica con la distribuzione di risorse geotemiche, concludevano che “ la zona in cui lo sfruttamento geotermico con il sistema a rocce calde secche è plausibile si trova in Sardegna, nel Campidano, dove le temperature a 1000 metri di profondità sono di oltre 100 gradi e la sismicità è virtualmente nulla ”. Se questo è corretto per minimizzare la possibilità di forti eventi innescati dall’attività antropica, bisogna considerare però che la geotermia stimolata ha molta più probabilità di causare sismicità indotta delle tecniche a circolazione di fluidi a bassa e media entalpia (si vedano i casi di Basilea e San Gallo in Svizzera). Un evento anche di modesta magnitudo in Sardegna potrebbe causare accelerazioni sufficienti a danneggiare edifici che non sono mai stati progettati in maniera antisismica. Ringraziamenti. Lo studio presentato ha beneficiato del contributo finanziario della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile; la presente pubblicazione, tuttavia, non riflette necessariamente la posizione e le politiche ufficiali del Dipartimento. Per lo studio della pericolosità sismica di Pontegradella (FE) si riconosce il contributo economico di HERA Bibliografia Astiz L., J. H.Dieterich, C.Frohlich, B. H. Hager, R Juanes, and J. H Shaw; 2014: On the potential for induced seismicity at the Cavone oilfield: analysis of geological and geophysical data, and geomechanical modeling . Report for the Laboratorio di Monitoraggio Cavone, 139 pp., http://labcavone.it/documenti/32/allegatrapporto- studiogiacimento.pdf. Batini, F., Console, R., Luongo, G.; 1985: Seismological study of Larderello-Travale geothermal area . Geothermics 14: 255-272. Ellsworth, W.L.; 2013: Injection-induced earthquakes . Science, 341, DOI:10.1126/science.1225942. Fig. 3 – Confronto tra il terremoto di Monte Amiata del 2000 e gli spettri con 2, 5 e 10% di probabilità di occorrenza in 50 anni per tutto il territorio italiano.

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