GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 449 essere ben altra cosa rispetto alla sterile conoscenza di tecniche di intervento -magari anche di avanguardia- riservate in ultima fase agli specialisti del progetto. La pianificazione territoriale deve necessariamente toccare gli aspetti sismici e quelli idrogeologici (frane e allagamenti) per individuare realisticamente le interferenze con gli elementi sensibili del territorio e, quindi, le opere e gli investimenti prioritari da mettere in campo. Nella pianificazione generale (e non in studi settoriali, comunque insostituibili) devono essere presenti questi aspetti, sia per aumentare la consapevolezza “popolare” del rischio (conoscenza), sia per condizionare gli interventi urbanistici ed edilizi ad azioni o prestazioni di sicurezza. Se negli anni ‘80 l’approccio verso i temi della sicurezza era relegato al controllo della densità e alla necessità di preventive analisi geologiche, dagli anni ‘90 hanno iniziato a fare breccia le prime valutazioni ambientali di compatibilità che si sono concretizzate, dagli anni 2000, in una profusione di strumenti ambientali specifici quali VAS, ValSAT, screening, ecc... che nella realtà hanno espletato un prevalente ruolo giustificativo. Oggi parlare di sicurezza all’interno dei Piani urbanistici comunali, traducendo e riassumendo tale tema in sintetiche e chiare norme attuative, significa affrontare la vera sostanza della pianificazione in modo concreto e tale da essere, forse, l’unico modo efficace per innescare un processo diffuso di prevenzione che parta dal basso. I principali argomenti inerenti la sicurezza territoriale, da ricomprendere in vario modo - diretto o indiretto- nell’articolata normativa del Piano, oltre alle norme di settore, riguardano: - la vulnerabilità sismica della città; - il rischio di allagamenti; - il monitoraggio delle frane; - i Piani di emergenza, sia di livello comunale che di area vasta; - la conservazione e tutela dei sistemi di deflusso delle acque; - il rischio industriale di incidenti rilevanti e le aree limitrofe; - il contrasto alla impermeabilizzazione dei suoli; - il rischio geologico nei terreni in pendenza. Sicurezza e prevenzione sismica. Fra i numerosi aspetti della sicurezza, l’aspetto sismico è sicuramente fra quelli attualmente più in evidenza anche a causa -o purtroppo, per merito- dei recenti terremoti che hanno toccato la penisola (solo per citare i principali eventi degli ultimi anni: San Giuliano di Puglia 2002, L’Aquila 2009, Emilia 2012); spetta proprio alla pianificazione far sì che non si distolga l’attenzione da queste tematiche e non abbia ancora una volta il sopravvento la consolidata italiana abitudine, in un’ottica fatalista, di dimenticarsi degli eventi e di non affrontare il problema. È necessario ricordare che buona parte degli edifici esistenti, anche se realizzati in conformità alle leggi a loro tempo vigenti, potrebbero oggi non rispondere ai criteri di sicurezza previsti dalla vigente normativa sismica poiché nel corso degli anni, e spesso a seguito di singoli e circoscritti eventi sismici, la classificazione sismica del territorio è stata più volte modificata includendo sempre più territori, sulla base delle nuove conoscenze ed esperienze, nelle zone di rischio più elevato. Bisogna per questo essere consapevoli, come insegna il sisma dell’Emilia del maggio 2012, che senza un’adeguata e puntuale analisi non è possibile affermare a priori che tutti gli edifici costruiti in conformità alle norme vigenti al tempo della realizzazione siano in assoluto in condizioni di sicurezza. Oltre alla mera questione della salvaguardia della sicurezza della cittadinanza, compito imprescindibile di ogni Stato, è opportuno evidenziare come i terremoti, e tutti gli eventi naturali non governati e non prevedibili, spesso favoriti dall’antropizzazione del territorio, abbiano un costo -in termini puramente economici- enorme. Nel 2012, a seguito del terremoto dell’Emilia, il rapporto Ance/Cresme sullo stato del territorio italiano indicava in 181 miliardi di euro il costo attualizzato complessivo dei danni

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