GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 451 incidono in maniera determinante sul comportamento degli edifici (il soprasuolo) all’attivarsi di un sisma. Il progetto di vulnerabilità sismica nel centro urbano. Se con la microzonazione sismica si ottengono informazioni sulla propagazione e sull’amplificazione delle onde sismiche al suolo, con il progetto di vulnerabilità sismica, entra in gioco il costruito. Nel caso di Faenza il progetto sperimentale (di vulnerabilità sismica e scenari di danno) è stato condotto in coordinamento al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e alla Regione Emilia-Romagna, al fine di conoscere e, per quanto possibile, prevedere gli effetti di un sisma sul sistema urbano preso in esame. La metodologia utilizzata per le valutazioni sulla vulnerabilità urbana prevede una strutturazione in più livelli conoscitivi del patrimonio edilizio della città e della sua associata vulnerabilità. Lo studio è partito dall’identificazione delle tipologie edilizie del centro urbano, cui sono state associate delle classi di vulnerabilità desunte dalla scala EMS 98 (classi di vulnerabilità sintetica), per poi andare a perimetrare i comparti a vulnerabilità omogenea: ovvero quegli ambiti la cui omogeneità viene valutata sulla base di alcuni criteri quali ad esempio la classe di vulnerabilità, l’articolazione dei tessuti e della viabilità, gli elementi naturali, le destinazioni urbanistiche. L’obiettivo è quindi, una volta nota l’amplificazione delle onde al suolo, conoscere e prevedere gli effetti di un sisma sulla globalità degli edifici costituenti il sistema urbano; evidenziare “sulla carta” tali risultati servirà ad incrementare la conoscenza e la consapevolezza Fig. 1 – Microzonazione sismica di II livello del centro urbano di Faenza, dal verde al rosso l’amplificazione sismica locale aumenta, il tratteggio indica probabili aree di liquefazione.

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