GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

454 GNGTS 2014 S essione 2.3 ricompresi all’interno dei Piani urbanistici più generali, per poi divenire oggetto di consultazione e verifica nell’ordinaria gestione edilizia, riusciranno a raggiungere l’obiettivo di incentivare operazioni diffuse di riduzione del rischio sismico (diversamente non conseguibili con specifici piani di intervento e settoriali studi), indirizzando opportunamente e con azioni concrete (incentivi e perequazioni mirate) le scelte localizzative, i processi di trasformazione, la realizzazione di interventi. Il Piano regolatore della Sismicità rappresenta in questi termini anche un primo punto di partenza per spostare le valutazioni “dall’emergenza alla prevenzione”, invertendo quell’atteggiamento culturale “passivo” purtroppo radicato in molte realtà italiane. Il contenuto del Piano Regolatore della Sismicità discende direttamente dalla “Carta del rischio sismico” e si presenta graficamente come una zonizzazione del centro urbano che mette in evidenza gli ambiti a maggiore o minore rischio in caso di sisma; a questo zoning si sovrappongono gli edifici, le aree e le infrastrutture ricomprese nella C.L.E. per evidenziare i corridoi urbani strategici da mettere in sicurezza con priorità in quanto essenziali per garantire il funzionamento minimo della città a seguito di un evento calamitoso (vedi Fig. 3). L’obiettivo del Comune di Faenza è stimolare, basandosi su strumenti di analisi sempre più precisi e approfonditi, comportamenti ed interventi che elevino gradualmente -ma in maniera diffusa- la sicurezza del patrimonio edilizio e del territorio in generale; incentivi capaci di generare nei cittadini un approccio positivo e propositivo nei confronti della prevenzione e del miglioramento sismico servono infatti a diffondere e ad accrescere la cultura della sicurezza. Fig. 2 – Condizione Limite per l’Emergenza C.L.E. di Faenza, in azzurro sono evidenziati gli edifici strategici e in giallo gli aggregati interferenti; i tratteggi indicano le aree di ammassamento, di accoglienza e di attesa, le linee rappresentano le infrastrutture di connessione e di accessibilità.

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