GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.3 475 Dall’analisi delle destinazioni d’uso degli edifici strategici (Tabb. 8 e 9) si rileva che circa 3 quarti sono uniformemente distribuiti fra attività collettive civili (28,1% degli edifici strategici), strutture ospedaliere (25,4%) e attività collettive militari (21,1%). I restanti edifici sono prevalentemente costituiti da strutture per l’istruzione (9,6%) e attività per servizi tecnologici a rete (9,2%). Come era facilmente ipotizzabile, nei comuni piccoli la percentuale di edifici in cui si svolgono attività collettive civili (ossia i municipi) sale al 45% e quella relativa alle strutture ospedaliere si abbatte all’8,8%. Da una analisi di dettaglio si evince che quest’ultima percentuale è data da strutture ambulatoriali. Sempre nei comuni piccoli aumenta invece considerevolmente la percentuale di scuole (26,3%). Tab. 8 - Edifici strategici per destinazione d’uso e per classe di popolazione (valori assoluti). Destinazione d’uso Totale Pop ≤ 5.000 5.000<Pop ≤ 10.000 Pop > 10.000 Strutture per l’istruzione 82 21 6 55 Strutture ospedaliere e sanitarie 216 7 53 156 Attività collettivi civili 239 36 46 157 Attività collettive militari 179 5 16 158 Attività collettive religiose 3 0 0 3 Attività per servizi tecnologici a rete 78 3 10 65 Strutture per mobilità e trasporto 14 2 0 12 Strutture con funzione residenziale 4 0 3 1 Strutture protezione civile 35 6 14 15 Totale 850 80 148 622 Tab. 9 - Edifici strategici per destinazione d’uso e per classe di popolazione (valori percentuali). Destinazione d’uso Totale Pop ≤ 5.000 5.000<Pop ≤ 10.000 Pop > 10.000 Strutture per l’istruzione 9,6 26,3 4,1 8,8 Strutture ospedaliere e sanitarie 25,4 8,8 35,8 25,1 Attività collettivi civili 28,1 45,0 31,1 25,2 Attività collettive militari 21,1 6,3 10,8 25,4 Attività collettive religiose 0,4 0,0 0,0 0,5 Attività per servizi tecnologici a rete 9,2 3,8 6,8 10,5 Strutture per mobilità e trasporto 1,6 2,5 0,0 1,9 Strutture con funzione residenziale 0,5 0,0 2,0 0,2 Strutture protezione civile 4,1 7,5 9,5 2,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Considerando l’intersezione con le informazioni di MS, dall’analisi degli studi pervenuti, è emerso che il 17,4% degli edifici strategici ricade in zona instabile (Tabb. 10 e 11) e solo il 2,9% ricade in zona stabile. La restante parte degli edifici strategici (79,2%) ricade in zone stabili suscettibili di amplificazione. Nell’ambito dei comuni con popolazione compresa fra 5.000 e 10.000 abitanti l’incidenza degli edifici strategici in zona instabile sale al 27% (40 edifici).

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