GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 1.1 63 (Ismes, 1999), che copre l’intervallo temporale compreso tra il 1994 ed il 1999, ed il Catalogo dei terremoti della Sicilia Orientale (Gruppo Analisi Dati Sismici, 2014), che riporta i terremoti localizzati dalla rete sismica gestita dall’INGV-OE, a partire dal 1999 ad oggi (Fig. 2). Nel corso degli ultimi venti anni, il settore ibleo e la parte settentrionale della provincia di Siracusa sono stati interessati da una sismicità diffusa, di modesta energia (la magnitudo locale M L massima osservata è pari a 4.2), localizzata essenzialmente a profondità superiore a dieci km. I terremoti più energetici sono ubicati nelle aree maggiormente attive dell’Altopiano Ibleo (Scarfì et al ., 2007). Solo un terremoto (M L = 4.2) è accaduto una decina di chilometri a nord- ovest delle sequenze oggetto di studio nel 2006. Infine, riguardo la sismicità di bassa energia, sono da segnalare due sciami di microterremoti avvenuti nel 1999 e nel 2000 nell’area al limite della Avanfossa Gela-Catania (Scarfì et al ., 2003). I terremoti delle sequenze del 2011 e del 2012 ricadono invece in un’area poco interessata, in passato, da sismicità e sono caratterizzate da una profondità focale inconsueta per l’Altopiano Ibleo. Le sequenze di ottobre 2011 e giugno 2012. Le due sequenze sismiche analizzate, si sono verificate nel settore montano della provincia di Siracusa a distanza di circa otto mesi l’una dall’altra: la prima nell’ottobre del 2011, la seconda tra giugno e luglio del 2012. I terremoti sono stati registrati dalla rete sismica della Sicilia sudorientale dell’INGV-OE, costituita da undici stazioni sismiche digitali tre-componenti installate a partire dal 1994 nell’ambito del progetto scientifico Poseidon e gestite dal 2001 dalla Sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Fig. 2). Tale rete è stata equipaggiata, nel corso degli ultimi anni, con sensori broadband con periodo proprio di 40 secondi e digitalizzatore con frequenza di campionamento pari a 100 Hz. I dati sono trasmessi in real-time al Centro acquisizione dati di Catania dove il segnale sismico viene acquisito in continuo. I terremoti del dataset utilizzato sono stati localizzati nell’ambitodelle attività dimonitoraggio e sorveglianza svolte dal Gruppo Analisi Dati Sismici (2014) utilizzando l’algoritmo di calcolo Hypoellipse (Lahr, 1989) ed un modello di velocità crostale proposto da Musumeci et al . (2003) Fig. 2 – Mappa epicentrale dei terremoti recenti localizzati nell’area iblea dal 1994 al 2014. I triangoli indicano le stazioni della rete sismica permanente gestita dall’INGV-OE; i quadrati le stazioni sismiche mobili installate. Il rettangolo in giallo a tratteggio indica l’area rappresentata in Fig. 3.

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