GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
GNGTS 2014 S essione 3.1 113 in media 5 m, raggiunge velocità delle onde P maggiori di 3000 m/s. Le ondulazioni asimmetriche presenti tra le progressive 25 e 100 m, sono probabilmente da porre in relazione a linee di fratturazione ad andamento NW-SE analoghe a quelle esposte lungo la porzione della falesia posta in prossimità del molo di sottoflutto. La metodologia utilizzata si è dimostrata efficace nel mettere in luce i rapporti stratigrafici tra i sedimenti superficiali ed il bedrock sismico. L’immagine tomografica, infatti, mostra, con una buona risoluzione, le variazioni di velocità delle onde compressive nei primi 15 m di profondità e le geometrie sepolte dei sismostrati individuati. La possibilità di elaborare i dati acquisiti con tecniche 3D consente, quindi, di ottenere una stima di massima dei volumi dei sedimenti per dimensionare le future operazioni di dragaggio del fondale. Ringraziamenti. Gli autori ringraziano il Dr. Mario Sprovieri e Vincenzo Di Stefano per la loro disponibilità durante le fasi di acquisizione. Si ringrazia, inoltre, il C.U.GR.I. (Consorzio Inter-Universitario per la Prevenzione dei Grandi Rischi) Fisciano (SA) per il supporto tecnologico nelle attività di ricerca. Bibliografia Ackermann H. D., Pankratz L. W. and Dansereau D.; 1986: Resolution of ambiguities of seismic refraction traveltime curves. Geophysics, Vol. 51, N. 2; P. 223-235. Berryman J.G.; 1990: Stable iterative reconstruction algorithm for nonlinear traveltime tomography. Inverse Problems 6, 21-42�. Burger, H. R.; 1992: Exploration Geophysics of the Shallow Subsurface. �������������� ����� ��������� ������� ��� Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey, 489 pp. Fig. 3 – Modello di velocità delle onde P relativo al profilo n. 4; l’area non campionata dai raggi è bianca. È ben evidente il forte contrasto di velocità tra i sedimenti di copertura ed il “bedrock sismico”, quest’ultimo caratterizzato da valori di VP maggiori di 4000 m/s. L’RMS dopo 20 iterazioni è di 2.82 m/s. Sotto: La perturbazione del modello tomografico, ottenuta dopo un “a posteriori” checkerbord resolution test con celle di dimensioni 10x10 ed una velocità di perturbazione del ±10%, mostra che il modello fornisce una stima robusta delle velocità i primi 10 metri di profondità.
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