GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 3.2 183 Varie anomalie quadrate sono risultate riferite dallo scavo a lastroni di copertura di tombe; anomalie più caotiche, di varia estensione, sono risultate appartenenti a frammenti di sculture in calcare, a lastre e a pietre brute corrispondenti alla discarica. Al di sotto dello strato della discarica, sono stati evidenziate due serie di quattro lastroni in arenaria (m 1,15 x 1,10) ciascuna, disposte parallelamente ed orientate NNE-SSO con la serie più settentrionale spostata di circa 90 cm a ovest rispetto a quella meridionale, pertinenti, con probabilità, a due filari di tombe a pozzetto, del genere di quelle del settore settentrionale della necropoli [scavi degli anni ‘70, Bedini et al. (2012)]. Sono inoltre venute alla luce diverse tombe a pozzetto. Il confronto tra i dati di scavo e i risultati delle indagini GPR ha consentito di classificare almeno tre tipi di anomalie differenti: betili o comunque oggetti massivi (busti di statue?) di dimensioni medio-grandi; lastre di copertura delle tombe; frammenti di statue o di lastre. Fig. 2 – Area di proprietà della Curia (indagini 2014). Time-Slice a 60 cm di profondità. I rettangoli neri delimitano i due saggi di scavo. a) lastra con sottostante tomba?; c) d) lastre con tombe sottostanti; b) e) betili e lastre con tombe sottostanti; f) la parte settentrionale dello scavo con le quattro lastre di copertura delle tombe; g) il primo betilo rinvenuto nella parte meridionale dello scavo; h) ricostruzione 3D delle anomalie GPR realizzata selezionando le anomalie con ampiezza maggiore del 20% del massimo valore registrato. I colori si riferiscono alla profondità: verde da 0 a 30 cm, arancio da 30 a 60 cm, blu da 60 a 100 cm, giallo da 100 a 150 cm, rosso da 150 a 200 cm; i) foto aerea dello scavo realizzata da un drone. Sono ben visibili i betili mentre le tombe a pozzetto e le lastre non erano ancora state evidenziate al momento della ripresa.

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