GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
GNGTS 2014 S essione 1.1 77 LIDAR ad alta risoluzione, hanno permesso di rivalutare con maggior precisione rispetto ai lavori precedenti i rigetti e lo slip-rate della struttura a partire dall’Ultimo Massimo Glaciale (~0.5 mm/yr). L’individuazione di un sito paleosismologico strategico per la scansione degli ultimi eventi di fagliazione di superficie ha condotto alla definizione di tre paleoterremoti precedenti al 1783 nel corso dell’intero Olocene, caratterizzati da un tempo medio di ritorno di ~2.5 kyr, ma in realtà separati da intervalli irregolari, tra 5 kyr e 1.4 kyr. In particolare, l’età del penultimo evento comprende la forchetta temporale già definita da Galli e Bosi (2002) per lo stesso evento nelle trincee precedenti e quindi è riferibile al terremoto ricordato nella lapide di Reggio Calabria, di poco precedente al 374 A.D. Anche il terzultimo evento ha un’età sovrapponibile con quella dell’analogo individuato in Galli e Bosi (2002) ed anzi ne restringe la forchetta ad un periodo molto prossimo a 5.5 ka. L’ultimo è databile tra 13 ka e 10 ka, e potrebbe corrispondere all’età di un colluvial wedge individuato in una delle trincee da Galli e Bosi (2002) e colà databile ad un tempo successivo a 12 ka. La mancanza di unità correlative tra il blocco di letto e quello di tetto non consente la stima dei singoli rigetti, che può essere grossolanamente suggerita dallo spessore decimetrico dei rispettivi colluvial wedges . Abbinato alla lunghezza complessiva della faglia (~30 km) e tenendo a mente i parametri del terremoto del 5 febbraio 1783, questo può suggerire che anche questi paleoeventi abbiano avuto la medesima magnitudo associata all’evento di epoca borbonica (Mw~7). Nel complesso, i nuovi dati raccolti lungo la faglia di Cittanova raffinano le stime sullo slip- rate , tempi di ritorno e paleoterremoti già pubblicati in passato e ribadiscono, se ce ne fosse bisogno, il ruolo primario e indiscutibile di questa struttura nel quadro della tettonica attiva e della pericolosità sismica regionale. Ringraziamenti. Siamo sinceramente grati al Comune di Cittanova ed ai tecnici dell’Ufficio Tecnico che negli anni hanno sempre supportato le nostre ricerche. Un particolare ringraziamento va ai Sindaci che si sono avvicendati nel tempo, al Geom. Giovanni Sergi, al Geom. Giuseppe Tigani e al Sig. Franco Avenoso. Siamo altresì grati alla D.ssa Liliana Costamagna, al Dr. Massimo Brizzi, al Dr. Mario Rolfo e alla D.ssa Simona Rosselli per la loro preziosa consulenza sui frammenti ceramici rinvenuti. Bibliografia Antonioli F., Ferranti L., Lambeck K., Kershaw S., Verrubbi V. and Dai Pra G.; 2006: Late Pleistocene to Holocene record of changing uplift rates in southern Calabria and northeastern Sicily (southern Italy, Central Mediterranean Sea). ��������������� Tectonophysics, 422 , 23-40. Atzori P., Pezzino A. and Rottura A.; 1977: La massa granitica di Cittanova (Calabria meridionale): relazioni con le rocce granitoidi del Massiccio delle Serre e con le metamorfiti di Canolo, S. Nicodemo e Molochio (nota preliminare) . ���������� ����� ������� ��������� ��������� Bollettino della Società Geologica Italiana, 96 (03), 387-391. Balescu S., Dumas B., Gueremy P., Lamothe M., Lhenaff R. and Raffy J.; 1997: Thermoluminescence dating tests of Pleistocene sediments from uplifted marine shorelines along the southwest coastline of the Calabrian Peninsula (southern Italy) . Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 130 , 25-41. Bianca M., Catalano S., De Guidi G., Gueli A.M., Monaco C., Ristuccia G.M., Stella G., Tortorici G., Tortorici L. and Troja S.O.; 2011: Luminescence chronology of Pleistocene marine terraces of Capo Vaticano Peninsula (Calabria, Southern Italy ). Quaternary International, 232 , 114-121. Catalano S., De Guidi G., Monaco C., Tortorici G. and Tortorici L.; 2003: Long-term behavior of the late Quaternary normal faults in the Straits of Messina area (Calabrian arc): Structural and morphological constraints , Quat. Int., 101–102 , 81–91. Cinti F.R., Cucci L., Pantosti D., D’Addezio G. and Meghraoui M.; 1997: A Major seismogenic fault in a ‘silent area’: the Castrovillari fault (southern Apennines, Italy ). Geophys. J. Int., 130 , 595-605. Cinti F., Moro M., Pantosti D., Cucci L. and D’Addezio G.; 2002: New constraints on the seismic history of the Castrovillari fault in the Pollino gap (Calabria, southern Italy). ������� �� ����������� Journal of Seismology, 6 , 199-217. Cotecchia V., Melidoro G. and Travaglini G.; 1969 : I movimenti franosi e gli sconvolgimenti della rete idrografica prodotti in Calabria dal terremoto del 1783 . Geologia Applicata e Idrologeologia, 4 , 1-24. Cotecchia V., Guerricchio A. and Melidoro G.; 1986: The geomorphogenetic crisis triggered by the 1783 earthquake in Calabria (southern Italy) . �������� �� ��� ���� ����� �� ����������� ������� �������� �� ������� ������ ����� Proceed. of the Int. Symp. on Engineering Geology Problems in Seismic Areas, Bari, 6 , 245-304.
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