GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

b) Selezione accelerogrammi naturali. In base alla definizione degli intervalli di distanza e magnitudo, si effettua una selezione di accelerogrammi sul DB ITACA. Questa ricerca porterà a selezionare, per ogni intervallo di magnitudo e distanza, un certo numero di accelerogrammi naturali su suolo rigido. c) Integrazione con un set di accelerogrammi simulati per gli intervalli di magnitudo in cui non sono disponibili accelerogrammi naturali. Questo passo si pone l’obiettivo di integrare con accelerogrammi simulati le classi di magnitudo per le quali non sono disponibili accelerogrammi naturali nel DB ITACA o ne sono disponibili meno di 3 (questo generalmente può accadere per le classi di M>6 qualora si ricerchino solo su suolo rigido). Per generare questi accelerogrammi simulati si può utilizzare uno dei diversi software disponibili, ad esempio Belfagor (Mucciarelli et al. , 2004), SeismoArtif (Halldorsson e Papageorgiou, 2005 - http://www.seismosoft.com/ SeismoArtif), Simnost (Sabetta e Pugliese, 1996). Si consiglia di generare gli accelerogrammi simulati con il valore mediano di magnitudo e distanza dell’intervallo di magnitudo (ad esempio qualora manchino segnali accelerometrici nella classe di magnitudo 5.5-6 e distanza 0-10 km, devono essere generati con M=5.75 e R=5 km). d) Scalatura degli accelerogrammi di input �������� �������� ����������� mediante software In-Spector. Nell’analisi probabilistica della pericolosità viene automaticamente tenuto conto dell’incertezza nella stima della PGA o di altri parametri del moto del terreno integrando nel calcolo la deviazione standard σ della relazione di attenuazione utilizzata (Bommer e Abrahamson, 2006; Sabetta et al. , 2005; Krinitzsky, 2002). Ne consegue che l’analisi di disaggregazione viene di solito rappresentata, oltre che in termini di M e R, anche in funzione di ε frazione di sigma utilizzata nel calcolo e funzione crescente del periodo di ritorno (per la pericolosità italiana i valori di ε sono ricavabili dal sito http://esse1-gis.mi.ingv.it) . Poiché gli accelerogrammi selezionati non possono ovviamente includere ε, è necessario moltiplicarli per un fattore di scala ottenuto da una spettro-compatibilità con lo spettro a pericolosità uniforme del sito in esame. La verifica della compatibilità spettrale impone che lo spettro di risposta di ogni accelerogramma sia il più possibile sovrapponibile a quello obiettivo, in corrispondenza del periodo caratteristico dell’edificio o del terreno di interesse. La ricerca del best-fit può essere realizzata facilmente mediante il software gratuito In-Spector (Acunzo et al. , 2014) e consiste nella ricerca di un fattore di scala che rende minima la differenza con lo spettro obiettivo nel range di periodi di interesse, ammettendo un valore compreso tra 0.25 e 4 (Krinitszky e Chang, 1979). Come condizione di spettro-compatibilità, invece, seguendo le indicazioni della normativa, si verifica che la media spettrale degli accelerogrammi selezionati non presenti uno scarto in difetto superiore al 10% rispetto alle ordinate dello spettro di riferimento in corrispondenza del periodo di interesse. Se per una classe di M-R gli accelerogrammi selezionati non riescono, sebbene scalati nei limiti definiti, a “riprodurre” lo spettro obiettivo, quella classe sarà integrata da accelerogrammi simulati, di cui al punto c . Nel caso anche questi abbiano fattori di scala non ammissibili allora la classe verrà eliminata dall’analisi. e) Graduatoria degli accelerogrammi ������������ ������� ��� �� ��������� � ��� �� �������� maggiormente gravosi per la struttura e per il terreno. Ogni accelerogramma selezionato è caratterizzato da un contenuto in frequenza che lo rende diversamente gravoso per l’edificio e/o per il terreno, con forti amplificazioni dello scuotimento sismico atteso quando la frequenza della forzante è uguale o simile alla frequenza propria fondamentale del sistema strutturale o del sito rispettivamente (fenomeno della risonanza). Per considerare questo aspetto è stato sviluppato un software denominato Class_SE che, per gli accelerogrammi naturali e sintetici scelti, consente di stilare una graduatoria degli accelerogrammi maggiormente gravosi per la struttura e per il terreno. La scelta della PGA come parametro quantitativo della pericolosità di base del sito è in generale criticabile perché, come più volte dimostrato, non è necessariamente un buon indicatore del danneggiamento. In questo senso indicatori come lo spettro di Fourier e l’Intensità di Housner (IH –Housner, 1952), sono più appropriati e sono risultati sperimentalmente più rappresentativi degli effetti sul terreno e sulla struttura, per cui il software adotta i seguenti criteri: 48 GNGTS 2015 S essione 2.2

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