GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale
- pericolosità sismica locale molto elevata (S.4); - pericolosità sismica locale elevata (S.3); - pericolosità sismica locale media (S.2); - pericolosità sismica locale bassa (S.1). Nella descrizione delle classi non si fa riferimento a valori di FA, ma si descrivono, in modo qualitativo, situazioni geologico-tecniche che possono essere responsabili di eventuali amplificazioni in condizioni dinamiche. È lasciata dunque ad un giudizio esperto l’attribuzione del territorio alle classi di pericolosità. Regione Emilia Romagna (Legge Regionale 30 ottobre 2008, n. 19 - Norme per la riduzione del rischio sismico - Testo coordinato con le modifiche apportate dalla L.R. 6 luglio 2009, n. 6 “Governo e riqualificazione solidale del territorio”). Gli studi di risposta sismica locale e di microzonazione sismica forniscono una descrizione fisica del territorio, attraverso cartografie e relazioni tecniche nelle quali sono indicati chiaramente i livelli di approfondimento, le indagini effettuate e i risultati ottenuti. Gli studi sono un riferimento richiesto per la Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (VALSAT), preventiva alla definizione delle specifiche scelte di piano. Le procedure regionali identificano due fasi di analisi, per la VALSAT, con diversi livelli di approfondimento. La prima fase è diretta a definire gli scenari di pericolosità sismica locale, cioè ad identificare le parti di territorio suscettibili di effetti locali (amplificazione del segnale sismico, cedimenti, instabilità dei versanti, fenomeni di liquefazione, rotture del terreno, ecc.). L’individuazione delle aree soggette ad effetti locali si basa su rilievi, osservazioni e valutazioni di tipo geologico e geomorfologico, svolte a scala territoriale, associati alla raccolta di informazioni sugli effetti indotti dai terremoti passati. Tale analisi viene svolta in fase di elaborazione del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e del PSC (Piano Strutturale Comunale) e concorre alla definizione delle scelte di piano, fornendo prime indicazioni sui limiti e le condizioni per la pianificazione nelle suddette aree. La seconda fase ha come obiettivo la microzonazione sismica del territorio indagato. Gli strumenti di pianificazione non potranno essere approvati se non in presenza delle carte di microzonazione sismica (carte di FA) che sono considerate una vera e propria carta di piano. Il recepimento dei risultati degli studi di MS nella pianificazione avviene attraverso l’eventualeadeguamento del PTCP e, successivamente, il recepimento e l’approfondimento delle indicazioni da esso fornite nel PSC e quindi nel POC (Piano Operativo comunale). La carta dei FAviene utilizzata per definire indicazioni e raccomandazioni per la progettazione e gli interventi sull’edificato esistente. Non vengono definite classi di pericolosità secondo i valori di FA. Regione Lombardia (Criteri attuativi l.r. 12/2005 - d.g.r. n. 2616/2011 Aggiornamento dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT). Lo studio geologico nel Piano di Governo del Territorio è contenuto integralmente (fase di analisi, fase di sintesi e valutazione e fase di proposta) nel Documento di Piano e rappresenta una delle componenti del quadro conoscitivo del territorio comunale e costituisce base per le scelte pianificatorie (art. 8, comma 1, lettera c, della l.r. n. 12 del 2005, Legge per il governo del territorio); le fasi di sintesi, valutazione e proposta (Carte di sintesi, dei vincoli, di fattibilità e Norme geologiche di Piano) costituiscono parte integrante anche del Piano delle Regole nel quale sono individuate le aree a pericolosità e vulnerabilità geologica, idrogeologica e sismica, nonché le norme e le prescrizioni a cui le medesime sono assoggettate (art. 10, comma 1, lettera d, della l.r.12 del 2005). Dal punto di vista operativo vengono individuate delle zone associate a diversi scenari di pericolosità sismica locale (da Z1 a Z5). Le zone denominate Z3 e Z4 prevedono una caratterizzazione quantitativa con FA. GNGTS 2015 S essione 2.2 57
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