GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

Successivamente si è proceduto all’interpretazione delle acquisizioni attive in termini di sismica a rifrazione in onde P ed onde SH, mediante l’individuazione del primo arrivo, la ricostruzione delle relative dromocrone e la predisposizione di sezioni bidimensionali in termini di velocità V P e V SH . Tali indagini hanno permesso di individuare l’intervallo di variabilità dei parametri V P e V SH e dello spessore delle diverse unità sismo-stratigrafiche presenti nel primo sottosuolo (profondità d’indagine dell’ordine dei 20 m). Le acquisizioni attive eseguite in corrispondenza dei punti di energizzazione con sorgente verticale (mazza battente) posti esternamente allo stendimento di geofoni verticali sono state elaborate in termini di spettri di velocità nel dominio fk, dal quale è stato eseguito il picking manuale della curva di dispersione del modo fondamentale delle onde di Rayleigh; la curva di dispersione cosi individuata è stata considerata attendibile fino a frequenze dell’ordine dei 10-15 Hz. Al fine di verificare la correttezza del picking della curva di dispersione ed escludere l’eventuale inclusione di possibili modi superiori delle onde di Rayleigh, problematica molto frequente, sono state elaborate anche le acquisizioni attive eseguite in corrispondenza dei punti di energizzazione eseguiti con sorgente trasversale posti esternamente allo stendimento di geofoni orizzontali orientati con asse trasversale allo stendimento, al fine di identificare le caratteristiche dispersive delle onde di Love; tali acquisizioni generalmente permettono di ottenere spettri di velocità meglio definiti e meno disturbati dalla presenza dei modi superiori, in quanto il campo d’onda delle onde di Love è meno soggetto a fenomeni di scattering. L’utilizzo dell’analisi delle onde di Love, quando presenti, consente un doppio controllo sull’attendibilità dell’interpretazione data. Le componenti verticali delle acquisizioni passive eseguite lungo gli array 2D sono state elaborate con metodo fk per individuare la curva di dispersione delle onde di Rayleigh nella banda di frequenza inferiore ai 10-15 Hz; il limite inferiore di attendibilità della curva è controllato dalle caratteristiche strumentali e spaziali dei ciascun array 2D (nel caso in esame la frequenza minima di attendibilità per l’array con raggio pari a 60 m è dell’ordine di 2.0-2.5 Hz, mentre per l’array con raggio pari a 120 m è dell’ordine di 0.7-0.8 Hz). I tre tratti di curva di dispersione cosi individuati (MASW, array60, array120) sono stati assemblati in un’unica curva, da invertire mediante processo di inversione, utilizzando come spazio di ricerca gli intervalli di variabilità individuati mediante l’indagine di sismica a rifrazione per il primo tratto delle curva, mentre per gli altri due tratti delle curva sono stati imposti intervalli di variabilità più ampi in termini di spessori e velocità di V P e V SH (Fig. 2). In Fig. 2 sono riportati: - le elaborazioni delle acquisizioni passive a stazione singola eseguite in corrispondenza dei sensori costituenti l’array120 (a1-8), indicate con il colore blu in Fig. 1; - il grafico delle dromocrone e le sezioni bidimensionali derivate dalle elaborazioni delle acquisizioni di sismica a rifrazione in onde P (b1) e in onde SH (b2) e i relativi campi di variabilità individuati in termini di valori di V P e V SH e spessori dei vari sismostrati (b3); - gli spettri di velocità calcolati dalle acquisizioni eseguite con sorgenti esterne allo stendimento di geofoni nelle due configurazioni utilizzate, ovvero sorgenti e geofoni verticali (c1) e sorgenti di taglio e geofoni orizzontali (c2), dai quali è stato desunto, tramite picking manuale, il tratto di curva di dispersione compreso tra 15 e 45 Hz; - gli spettri di velocità calcolati dalle acquisizioni passive eseguite con i due array circolari con raggio rispettivamente pari a 60 m (d1) e 120 m (d2), dai quali sono stati desunti rispettivamente i tratti di curva di dispersione compresi tra 2-15 Hz e 0.7-2 Hz; - la curva di dispersione sperimentale derivata dall’assemblaggio dei 3 tratti sopra descritti (e). Risultati. I risultati dell’indagine conHVSR, nei termini di curveHV, mostrano un andamento simile in tutti i punti analizzati, definendo una buona omogeneità stratigrafica nell’area indagata. Inoltre l’assenza di picchi importanti denota una situazione di aumento graduale delle velocità 64 GNGTS 2015 S essione 2.2

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