GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

monodimensionale 1D STRATA (Kottke and Rathje, 1998). Le analisi hanno prodotto risultati in termini di accelerogrammi e spettri di risposta elastici (al 5% di smorzamento). Sono stati calcolati, per scegliere il parametro in grado rappresentare meglio l’amplificazione locale nell’area di studio e poter, conseguentemente, provvedere all’estensione areale del dato, sei differenti fattori di amplificazione, tra i quali è stato scelto il parametro FHa0105 : (1) Tale fattore di amplificazione viene calcolato come rapporto tra gli integrali (nel caso in esame con estremi 0.1 s e 0.5 s) in pseudoaccelerazione dell’output rispetto all’input. La scelta del range di integrazione è stata effettuata sia tenendo conto delle caratteristiche del patrimonio edilizio esposto al rischio sia in considerazione del fatto che l’amplificazione sismica in tutte le analisi effettuate non eccede mai periodi superiori a 0.8 s ed assume particolare rilievo per T<0.5 s. La scelta è ricaduta sul fattore FHa principalmente per dare continuità con le scelte fatte in riferimento alle microzonazioni sismiche di terzo livello in precedenza effettuate in Regione Toscana ed anche in considerazione del fatto che nella progettazione la definizione dell’azione sismica viene fatta a partire dallo spettro di risposta in pseudoaccelerazione e non in pseudovelocità. Nel centro abitato di Fivizzano, comunque, i risultati in termini di FHa trovano una buona correlazione con quanto desunto dalla rappresentazione del fattore FA (ICMS, 2008) ed un ottimo accordo con il fattore FH (Housner, 1959). Ai fini dell’estensione areale del dato, nei settori dell’area di studio non coperti dalle sezioni geologico-tecniche e, quindi, sprovvisti dei dati di output delle analisi numeriche, si è dovuto ricorrere ad estrapolazione areale. Tale processo, di per sé estremamente delicato ed esposto alla soggettività del soggetto realizzatore, è stato effettuato mediante l’ausilio combinato della cartografia geologico- tecnica e della cartografia MOPS. A tal proposito si tenga presente che in linea di massima può esistere una correlazione tra microzone relative ai due livelli di approfondimento, sebbene questo processo di correlazione (nell’ambito dell’estensione del dato) debba essere effettuato in maniera non automatica ma doverosamente critica. Il modello logico su cui si è basata l’estrapolazione areale dei dati di amplificazione è stato il seguente: 1. rappresentazione su mappa di tutti i punti di output delle modellazioni dinamiche effettuate, con il relativo valore di FHa0105 ; 2. individuazione del contesto sismostratigrafico alla base di ogni valore di FHa0105 desunto; 3. identificazione sulle cartografie tematiche esistenti (in particolare geologico-tecniche e MOPS) di analoghe condizioni sismostratigrafiche su aree non coperte da analisi di risposta sismica locale. 4. Se in tali aree sono presenti, comunque, indagini sismiche attive e/o passive è opportuno, nel processo di estrapolazione, tener conto dei risultati di tali indagini. Particolarmente utile può essere il confronto tra curve H/V derivanti da indagini di sismica passiva a stazione singola e funzioni di amplificazione (rapporto tra spettro di output e di input) relative alle analisi di risposta sismica locale, pur tenendo conto delle differenze tra le due procedure, soprattutto in termini di entità delle sollecitazioni e di non linearità nella risposta dinamica del deposito (simulata nelle analisi di risposta sismica locale mediante modelli lineari equivalenti di tipo iterativo); GNGTS 2015 S essione 2.2 97

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