GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

Le sezioni sono state modellate mediante diversi codici di calcolo in campo 1D o 2D: SHAKE (Idriss et al. , 1992), STRATA (Rathje e Kottke, 2013), QUAD4M (Hudson et al. , 1993), BESOIL (Sanò, 1996) e il codice di calcolo di Bard e Gariel (1986). Sintesi dei risultati. Dalle analisi effettuate è emerso quanto segue: - nelle zone di bordo le modellazioni 1D forniscono molto spesso valori di FA compatibili, e talvolta anche più conservativi, delle modellazioni 2D; - nelle restanti porzioni si nota che: 1) nel caso di valle classificata “larga” l'amplificazione dovuta a effetti 2D tende a crescere verso il centro della valle fino ad una distanza che dipende dalla geometria dell’interfaccia copertura/substrato, dal valore del rapporto V S substrato/V S media della copertura e, a parità di questo rapporto, anche dal valore di V S media della copertura; al centro della valle non si osservano differenze significative tra amplificazione 2D e 1D; 2) nel caso di valle classificata “stretta” la rilevanza degli effetti 2D aumenta con lo spessore della copertura e si estende per tutta l’ampiezza della valle, con maggiore importanza al centro; in questi casi si possono verificare discrepanze non trascurabili tra l’amplificazione stimata tramite analisi 1D e 2D; - si osserva una buona applicabilità della relazione di Bard e Bouchon (1985); - infine, nei casi di bassi valori di Vs media della copertura (≤200 m/s) si osserva, verso il centro della valle, un effetto di focalizzazione delle onde; - salvo per quanto riguarda situazioni caratterizzate da forti contrasti di impedenza sismica (>4), gli abachi considerati nelle analisi numeriche forniscono valori di FA sempre conservativi rispetto a quanto prodotto dai fenomeni 2D modellati. Questi risultati riguardano i soli valori di Fa; differenze nelle forme spettrali, invece, possono essere assai significative. Inoltre, i risultati ottenuti, valgono per le geometrie esaminate che rappresentano una casistica sufficientemente rappresentativa; tali risultati potrebbero non risultare confermati per geometrie significativamente differenti. In sintesi, risulta che gli abachi possono essere utilizzabili sempre quando si verificano simultaneamente le seguenti condizioni: • se sì è in presenza di una valle classificata “larga” (ICMS, 2008), ovvero con coefficiente di forma C<0.25; • quando il rapporto V S substrato/V S media della copertura è minore di 4 e si è in presenza di bacini con spessore delle coperture indicativamente minore di 50 m oppure quando è minore di 3 nei casi di bacini con spessore delle coperture indicativamente minore di 150 m; • quando è verificata la relazione di Bard e Bouchon (1985). Pertanto, in considerazione anche del fatto che contrasti di impedenza maggiori di 4 non sono stati finora riscontrati nelle aree d’interesse, gli abachi, e quindi il secondo livello di approfondimento, trovano un vasta applicazione negli studi di microzonazione sismica. Tale risultato, è imputabile anche al carattere assai conservativo degli abachi regionali fin qui prodotti. Bibliografia Albarello D., Peruzzi G., 2014: Abachi regionali per amplificazioni litostratigrafiche finalizzati alla redazione di carte di microzonazione sismica di livello II. Disponibile in http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/01informazione/ formazione/pubblicazioni/microzonazione/02_ps_locale/02_cap10.htm Bard P. Y., Bouchon M., 1985: The two-dimensional resonance of sediment-filled valleys , Bull. Seis. Soc. Am, 75, N. 2, 519-541. Bard P. Y., Gariel J. C., 1986: The seismic response of two-dimensional sedimentary deposits with large vertical velocity gradient . ����� ����� ���� ���� ��� �������� Bull. Seis. Soc. Am., 76, 343-346. Hudson M.B., Idriss I.M., Beikae M., 1993. QUAD4M, A computer program for evaluating the seismic response of soil structure by variable damping finite element procedures. Report of Dip. of Civil & Environmental Eng., University of California, Davis 112 GNGTS 2015 S essione 2.2

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