GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale
GNGTS 2015 S essione 2.3 213 Situazione ad oggi dei progetti presentati. Al momento della presentazione di questa nota, fine settembre 2015, sono state presentate 95 domande di contributi per interventi di mitigazione del rischio di liquefazione. Di queste, 65 avevano i requisiti richiesti (danni gravi, effetti osservati e presenza del rischio di liquefazione) mentre le restanti 30, nonostante nella maggior parte dei casi fosse documentata la presenza del rischio, erano relative a siti in cui non sono stati rilevati effetti di liquefazione. Nel primo anno post-sisma (periodo giugno 2012-maggio 2013) le domande di contributi presentate sono state appena 5; a questo proposito è però importante tenere presente che le prime ordinanze di finanziamento degli interventi di mitigazione del rischio di liquefazione sono state emanate nell’ottobre 2012. Dal giugno 2013 al maggio 2014 (secondo anno) il numero delle domande presentate è stato di 37 e altrettante sono state le domande presentate dal giugno 2014 al maggio 2015 (terzo anno); infine, da giugno 2015 a settembre 2015, vale a dire in 4 mesi, sono state presentate le restanti 16 domande. I progetti approvati e in via di approvazione sono suddivisibili come segue. • Più della metà (54%) hanno previsto la realizzazione di dreni verticali . Questo tipo di intervento (passivo), pur non migliorando le proprietà meccaniche del terreno, se ben dimensionato riduce fortemente la probabilità di liquefazione poiché limita lo sviluppo delle sovrappressioni interstiziali in caso di terremoto. Il frequente ricorso a questa tecnica è senz’altro dovuto ai costi contenuti e alla facilità di realizzazione in caso di demolizione e ricostruzione. • Nel 20% dei casi i progetti presentati hanno previsto la realizzazione di fondazioni profonde (soprattutto pali, in minor misura micropali), finalizzate al superamento degli strati potenzialmente liquefacibili e al trasferimento dei carichi delle strutture in elevazione a strati di terreno profondi e stabili in caso di sisma. Questo tipo di intervento può risultare particolarmente oneroso perché, gli orizzonti liquefacibili sono generalmente presenti Fig. 2 – Mappa dei siti in cui sono stati rilevati effetti di liquefazione a seguito dei terremoti di maggio-giugno 2012.
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