GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

220 GNGTS 2015 S essione 2.3 strategiche, fungendo da centro di raccolta per eventuali senza-tetto. Le località considerate per il rilevamento sono state Gemona del Friuli, Artegna, Magnano in Riviera, Montenars, Osoppo, Majano, San Daniele del Friuli, Buja, Tarcento, Reana del Roiale, Tricesimo, Forgaria nel Friuli, Trasaghis, Venzone, Ampezzo, Tolmezzo, Sutrio, Resia, Moggio Udinese, Pontebba, Malborghetto Valbruna (Fig. 3). Tali comuni costituiscono l’estesa area della provincia di Udine interessata dal disastroso sisma del 1976 e sono caratterizzati dai maggiori valori di accelerazione attesi secondo la mappa di pericolosità sismica vigente (MPS04), così come recepito dalla Ordinanza PCM 3519/2006. L’attività di rilevamento è stata svolta di pomeriggio, per non interferire con le normali attività scolastiche sia dei ragazzi impegnati nell’acquisizione che dei centri scolastici monitorati. Gli studenti, in base ai comuni di provenienza, sono stati divisi in gruppi di 4-5 unità; guidati dai ricercatori del CRS e accompagnati dalle insegnanti di Scienze Naturali, hanno effettuato in prima persona le acquisizioni di dati geofisici (rumore sismico ambientale) utilizzando la strumentazione mobile fornita dal CRS. L’elaborazione dei dati rilevati è attualmente in corso ed è effettuata dagli studenti dei singoli gruppi di lavoro, seguiti dai ricercatori CRS e dai docenti interni, nel laboratorio d’informatica della scuola, avvalendosi di programmi specifici. I dati acquisiti in questa fase saranno confrontati con i dati di terremoti registrati dalla stazione installata presso la scuola, e validati secondo le normali procedure di microzonazione sismica. La terza fase del progetto è quella che impegnerà gli studenti nella diffusione dei risultati coinvolgendo sia la popolazione studentesca degli istituti scolastici investigati, sia la popolazione adulta attraverso seminari e manifestazioni nell’ambito della ricorrenza del 40esimo anniversario del terremoto del Friuli. A testimonianza del lavoro svolto, i risultati di tutte le indagini saranno raccolti in un volume dedicato dove, per ogni località studiata, sarà rilasciata una scheda riassuntiva che raccolga gli aspetti geologici e topografici di ciascun sito monitorato, utilizzando carte geologiche, tecniche e topografiche reperibili presso gli uffici tecnici comunali. Inoltre la scheda conterrà l’ubicazione delle nuove misure acquisite e i risultati dell’attività svolta. Una parte importante del progetto è dedicata alla divulgazione dei risultati ottenuti, sia presso la popolazione scolastica che quella adulta, per stimolare l’interesse dei cittadini ed in particolare dei giovani alla ricerca scientifica e alla cultura geologica, mostrandone la diretta applicabilità allo studio del territorio e il suo ruolo strategico nella prevenzione delle catastrofi naturali. Nell’ambito delle manifestazioni in occasione della ricorrenza dei 40 anni dal terremoto del Friuli, durante la primavera 2016, non mancheranno convegni e manifestazioni in cui coinvolgere la cittadinanza e gli amministratori dei Comuni studiati, per esporre alla popolazione i dati ottenuti dal monitoraggio e sottolineare tutta l’importanza della prevenzione e le buone regole da seguire “in tempo di pace” per prevenire e limitare i nefasti effetti del terremoto. Un aspetto molto importante del Progetto PRESS40 è il coinvolgimento degli studenti più giovani delle scuole secondarie di primo grado come destinatari di informazioni sui risultati ottenuti dall’indagine effettuata. Gli studenti liceali, autori della ricerca nel proprio comune di residenza, saranno i relatori delle conferenze con un ruolo da protagonisti secondo la modalità peer education . In tal modo la divulgazione diventa capillare e più efficace garantendo la totale copertura per ogni sede scolastica, soddisfacendo inoltre le numerose richieste di informazioni sul fenomeno terremoto da parte delle scuole. Nello stesso tempo, gli studenti-relatori, trovandosi coinvolti in prima persona, saranno più motivati ad approfondire le conoscenze di sismologia e geologia del territorio. I seminari conterranno una parte di “memoria storica” per fare partecipi anche i più giovani circa l’esperienza del terremoto del Friuli e una parte di esposizione dell’esperimento condotto nel corso del Progetto PRESS40. L’efficacia di tale metodo di trasferimento della conoscenza è comprovato da analoghe iniziative realizzate dall’ISIS Magrini Marchetti ( Spiegato d(ai) ragazzi , anno scolastico 2014/15).

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