GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

GNGTS 2015 S essione 2.3 231 Al fine di recuperare l’agibilità dell’edificio, oltre ai previsti interventi di riparazione e miglioramento sismico sulle strutture in elevazione è necessario procedere con un intervento di mitigazione del rischio di liquefazione del terreno in corrispondenza dell’area di sedime del fabbricato. Trattandosi di un edificio esistente, il campo delle tecnologie impiegabili si riduce, non potendo nel caso di specie intervenire nelle porzioni interne delle zone di fondazione ma dovendo realizzare il consolidamento agendo solo dal perimetro esterno del fabbricato. Nel caso specifico si è scelto di procedere con un intervento di compaction grouting, ovvero di addensamento del terreno sabbioso causato dallo spiazzamento indotto dall’iniezione di miscele cementizie, mediante un reticolo di iniezioni perimetrali realizzato su più file ad inclinazione variabile per raggiungere la più ampia porzione di area di sedime interna al fabbricato. Al fine di valutare il grado di miglioramento ottenibile è stato progettato, realizzato ed interpretato un campo prova preliminare all’esecuzione del trattamento, come previsto dalla Determinazioni Dirigenziali della Regione Emilia Romagna n. 12418/2012 e n. 1105/2014. Il campo prova è consistito nel realizzare appositamente 6 colonne di trattamento di compaction grouting nell’area cortiliva adiacente al fabbricato; prima dell’esecuzione del trattamento colonnare è stata eseguita una CPTu per valutare le caratteristiche del terreno pre-trattamento proprio in corrispondenza della zona che sarebbe stata successivamente trattata; sono stati realizzati tre fori di sondaggio strumentati per eseguire delle prove cross-hole (effettuando la misura prima e dopo il trattamento); e sono state effettuate delle misure di Vs mediate indagini geofisiche superficiali tipo MASW. Sono inoltre state posizionate delle piastre annegate nel terreno superficiale utilizzate per misurare gli eventuali sollevamenti del terreno durante l’esecuzione del trattamento, avendo solo circa 4,5 m di ricoprimento di terreno non liquefacibile. Durante l’esecuzione del trattamento colonnare si sono misurati gli spostamenti verticali delle piastre precedentemente posizionate. Al termine del trattamento, lasciando un margine di tempo affinché facesse presa la boiacca di cemento iniettata, si sono ripetute le misure di Vs nei fori di sondaggio, è stata ripetuta la prova CPTu in corrispondenza di dove era stata eseguita pre- trattamento e si sono effettuate nuovamente le misure geofisiche di superficie. La nota presenta i primi risultati del campo prova che mostrano alcuni dati di interesse per studiare efficacia e limiti del trattamento di compaction grouting eseguito. Descrizione dell’edificio. L’edificio oggetto delle valutazioni contenute nella presente relazione è ubicato in località San Carlo, Comune di Sant’Agostino (FE). Il fabbricato, di proprietà privata, è isolato e bifamiliare; è costituito da un’unica unità strutturale autonoma avente un piano seminterrato, un piano rialzato ed un sottotetto non praticabile. L’altezza di piano è di circa 3,00 m, mentre la superficie in pianta è all’incirca di 250 m 2 , suddivisa in due unità immobiliari ad uso abitativo. Dal punto di vista strutturale l’edificio è di tipo misto: il piano semiinterrato è costituito da setti in c.a. di spessore 30 cm, mentre il piano rialzato presenta murature portanti a tessitura regolare, in blocchi di laterizio semipieni di spessore 25 cm. I solai di piano sono in latero- cemento, altezza h=20+4, gravati dalla presenza di massetti e pavimenti, ed ovunque sono presenti cordoli in c.a.. Il coperto, a quattro falde, è realizzato in muretti e tavelloni poggianti sul solaio di sottotetto. Sul lato fronte strada del fabbricato, vi è un porticato realizzato con soletta in c.a. di spessore 20 cm appoggiata a pilastri, anch’essi in c.a., aventi sezione 45x45 cm 2 , debolmente armati. I setti in c.a. perimetrali scaricano su una ciabatta di fondazione avente spessore di 40 cm e larghezza 100 cm, mentre la ciabatta di fondazione dei setti interni, sui quali scaricano due campi di solaio, è larga 140 cm. Alla base dei pilastri del porticato sono invece presenti plinti isolati gettati contro terra e debolmente armati. A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 il sito sede dell’edificio è stato colpito da significativi effetti di liquefazione dei terreni. Tali fenomeni hanno comportato: • l’apertura di una lesione longitudinale nel terreno a confine con la zona di porticato frontale evidenziata oltre che dall’apertura nella zona cortiliva antistante il fabbricato, dalla rottura

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