GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

234 GNGTS 2015 S essione 2.3 la necessità di consolidare il terreno sabbioso, la capienza economica del finanziamento e l’esigenza di intervenire solo perimetralmente, potendo trattare l’area di sedime inclinando le verticali di perforazione. La metodologia proposta, consiste nell’iniezione lenta e controllata nel terreno di una miscela di boiacca cementizia (con un rapporto acqua/cemento pari a circa 0.5). Il meccanismo di iniezione prevede lo spiazzamento del terreno in situ, mediante formazione di una colonna cementizia non armata, senza permearlo o fratturarlo; il risultato è un addensamento del terreno naturale nell’intorno della verticale di iniezione con conseguente aumento della resistenza alle sollecitazioni cicliche. La maglia ed il diametro del trattamento sono definiti in modo da migliorare la resistenza dei terreni granulari nei confronti dei possibili fenomeni di liquefazione. Si è valutato in maniera teorica il livello di resistenza da raggiungere per rendere il fattore di sicurezza superiore ad 1 andando ad incrementare il valore di resistenza alla punta del penetrometro statico: in particolare, partendo dai valori di CSR attesi, è stato determinato a ritroso il valore della resistenza alla punta minima (qc_minima) necessaria per evitare fenomeni di liquefazione dello strato sabbioso. La determinazione della qc_minima consente inoltre di stimare il grado di addensamento da ottenersi punto per punto per riuscire a soddisfare le verifiche; tale stima è stata effettuata impiegando la nota relazione di Jamiolkowski et al. (1985). La stima del diametro delle colonne e della spaziatura che dovrà avere la maglia adottata al fine di garantire la richiesta densità relativa può essere calcolata seguendo le linee guida fornite da Mitchell (1981). Utilizzando i valori minimi di densità relativa ottenuti così come precedentemente descritto, fissando in 1,5 m in valore di spaziatura tra le colonne, è stato calcolato che il valore minimo del diametro del trattamento da ottenersi per poter soddisfare le verifiche è pari a 560 mm, per cui si è deciso di adottare un diametro teorico di calcolo di 600 mm. Fissato quindi il diametro equivalente delle colonne in 600 mm e la spaziatura in 1.5 m è stata valutata la densità relativa teorica finale che si pensa di ottenere sul terreno granulare presente tra le colonne trattate. Sulla base di questa è stata valutata la resistenza alla punta teorica che si dovrebbe ottenere con il trattamento. Dovendo intervenire su un edificio esistente è evidente che la maglia del reticolo di iniezione non potrà essere la stessa di un intervento eseguito in campo libero. Il reticolo di iniezione è stato pensato dunque lungo perimetro esterno dell’edificio con una maglia simile a quinconce; a seconda dello spazio disponibile per le manovre della sonda si eseguiranno due o tre file di iniezioni. I tre ordini di iniezioni avranno inclinazioni differenti, comprese tra un minimo di 0° e un massimo di 35° rispetto alla verticale: in questo modo il trattamento interesserà una più ampia porzione di terreno di fondazione, in corrispondenza dello strato da trattare. Campo prova realizzato. Con riferimento a quanto previsto dall’Allegato 4 della “Determinazione RER n° 12418 del 02/10/2012 è stato realizzato, interamente finanziato dai fondi regionali per la ricostruzione, nella zona retrostante l’abitazione, un campo prova per verificare efficacia e limiti del metodo di consolidamento progettato teoricamente. Il campo prova è costituito da una maglia di n. 6 verticali di iniezione con interasse 1.5 m: l’efficacia del trattamento è stata valutata sulla base della variazione delle velocità di propagazione delle onde di taglio Vs nell’area trattata e della variazione della resistenza alla punta qc. A tal fine è stata eseguita una verticale CPTU pre-trattamento (ubicata al centro di una maglia di trattamento) e una verticale CPTU post trattamento; prima del trattamento sono stati eseguiti tre fori di sondaggio con disposizione a triangolo strumentati per eseguire le misure di Vs e Vp sia pre trattamento che post secondo due percorsi lungo i lati del triangolo. Come misura geotecnica ulteriore sono state eseguite delle MASW sempre precedentemente e successivamente alle iniezioni. E’ stato inoltre predisposto un sistema di monitoraggio topografico, mediante annegamento di 4 piastre cui sono saldate delle mire topografiche, per valutare gli eventuali innalzamenti sul

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=