GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

248 GNGTS 2015 S essione 2.3 2. definizione della matrice filtrante relativa al modo di vibrazione considerato (tarata sul segnale registrato all’ultimo livello) (Fig. 1b), 3. convoluzione della matrice filtrante con la trasformata di Stockwell dei segnali registrati a tutti i livelli e lungo la stessa direzione (Fig. 1c), 4. valutazione della deformata modale e della relativa curvatura in tre istanti temporali: iniziale (istante precedente alla fase strong motion), massimo (istante di minima frequenza) e finale (istante successivo all’evento sismico) (Fig. 1d). Modelli numerici e sperimentali. Per la verifica della procedura proposta è stata effettuata un’estesa campagna di simulazioni numeriche considerando i risultati ottenuti utilizzando una tipologia di struttura in c.a. progettata a soli carichi verticali e modellata agli elementi finiti mediante l’utilizzo del programma SAP2000. Sono state condotte prove con l’impiego di accelerogrammi, sia naturali che artificiali, compatibili con gli spettri elastici forniti dalle attuali Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008). Sono stati analizzati modelli numerici a tre, cinque e otto piani regolari in pianta. Al fine di determinare la soglia di danneggiamento anche della componente non strutturale, la campagna di simulazioni numeriche è stata ampliata modellando gli effetti provocati dalla tamponatura sulle strutture intelaiate. Le tamponature contribuiscono in misura sostanziale all’irrigidimento, alla capacità di dissipare energia e all’innesco dei meccanismi di crisi locali o globali della costruzione, governandone attivamente la risposta sismica. Per portare in conto la presenza delle tamponature (Dolce et al. , 2004), che contribuiscono in termini di rigidezza e resistenza, a modificare il reale comportamento per azioni orizzontali di un edificio, è previsto l’inserimento di bielle equivalenti reagenti solo a compressione. La valutazione della capacità resistente e irrigidente di un ipotetico tipo di tamponatura è stata effettuata considerando un sistema di bielle equivalenti, la cui area totale è stata determinata moltiplicando lo spessore del pannello per una larghezza equivalente , calcolata mediante la relazione di Mainstone (1974), valida per pannelli in laterizio di forma rettangolare. Allo scopo di testare e verificare la procedura per la localizzazione del danno strutturale, sono state effettuate prove sperimentai su tavola vibrante effettuate su un modello in scala Fig. 1 – Algoritmo per la localizzazione del danno.

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