GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

Tab. 2 - Elenco delle faglie “silenti” individuate dallo studio di Slejko et al. (2011) utilizzate in questo lavoro e loro principali caratteristiche. Cod. Nome Tipo Lungh. (km) Mw IR 2 Aquileia Strike-slip 50 6.5 5.000 3a Grado–Buzet offshore NW Reverse 15 6.1 10.000 3b Grado–Buzet offshore SE Reverse 20 6.2 10.000 3c Grado–Buzet NW Reverse 18 6.2 10.000 3d Grado–Buzet SE Reverse 15 6.1 10.000 4 Sistiana Strike-slip 44 6.5 5.000 5 Mt. Spaccato Strike-slip 51 6.5 5.000 6a Buje offshore NW Reverse 17 6.1 10.000 6b Buje offshore SE Reverse 15 6.1 10.000 6c Buje SE Reverse 38 6.3 10.000 7a Tinjan offshore Reverse 13 6.0 10.000 7b Tinjan Reverse 15 6.1 10.000 8a Palmanova NW Reverse 17 6.1 10.000 8b Palmanova centre Reverse 18 6.2 10.000 8c Palmanova S Reverse 57 6.6 10.000 9a Trieste NW Reverse 17 6.1 10.000 9b Trieste centre Reverse 19 6.2 10.000 9c Trieste SE Reverse 36 6.3 10.000 10 Divaca Strike-slip 50 6.5 10.000 11 Rasa Strike-slip 30 6.3 10.000 12 Sneznik Reverse 61 6.6 5.556 13 Nanos R 33 Reverse 33 6.3 10.000 14 Trnovski Go Reverse 37 6.3 10.000 caratteristica almeno uguale a 6. Tali faglie sono state individuate da Slejko et al. (2011) nel territorio di Trieste e definite faglie “silenti”, in quanto prive di sismicità documentata ma di cui non si può escludere la possibile attività (Tab. 2). Poiché risulta impossibile stimare l’intervallo di ricorrenza per le faglie “silenti” nel Golfo di Trieste (il massimo terremoto registrato è quello di Punta Salvore del 1931 con una magnitudo di 4,6), è stato proposto, da Slejko et al. (2011), l’intervallo di ricorrenza di 10.000 anni per le faglie inverse e di 5.000 anni per quelle trascorrenti in quanto quest’ultime tagliano le precedenti. I risultati di pericolosità sismica del Friuli - Venezia Giulia sono stati calcolati tenendo in considerazione la specifica tipologia dei terreni interessati (Fig. 1b) e si riferiscono al valore medio dei 2 rami (relativi alle due zone usate, Fig. 1a) dell’albero logico considerato rispettivamente per PGA e PGV con Tr di 475 e 2475 anni (Figg. 1c, 1d, 1e e 1f). Nelle mappe di PGA, ma lo stesso vale per PGV, la pericolosità sismica è notevolmente più alta nelle valli alpine e in pianura rispetto al settore montano; per un Tr di 475 anni nelle valli alpine si stimano valori rispettivamente compresi tra 0,3 e 0,5 g e tra 20 e 25 cm/s, con un picco in corrispondenza dell’anfiteatro morenico del fiume Tagliamento, dove i valori di PGA stimati sono compresi tra 0,5 e 0,6 e di PGV tra 30 e 35 cm/s. Per il Tr di 2475 anni, invece, vengono raggiunti valori di PGA tra 0,6 e 0,8 g e si è ottenuto un valore superiore ad 1 g nell’area dell’anfiteatro morenico. Lo scuotimento riferito agli elementi puntuali del sistema dell’oleodotto è riportato in Tab. 3. GNGTS 2015 S essione 2.3 269

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