GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale
Manuale AeDES, 2° edizione (2014). Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica (AeDES). Dipartimento della Protezione Civile. Roma. In corso di stampa. ISTAT, 2001. 14° Censimento generale della Popolazione e delle Abitazioni. http://dawinci.istat.it/ ). ISTAT, 2011. 154° Censimento della Popolazione e delle Abitazioni. http://www.istat.it/it/censimento-popolazione/ censimento-popolazione-2011). GNGTS 2015 S essione 2.3 287 LA CONOSCENZA DEL RISCHIO SISMICO ATTRAVERSO GLI STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA DELLA REGIONE TOSCANA: RISULTATI, STRUMENTI E METODOLOGIE PROPOSTE PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE M. Baglione, V. D’Intinosante, P. Fabbroni Settore Sismica, Regione Toscana, Firenze, Italia Introduzione. L’Ufficio Prevenzione Sismica della Regione Toscana è impegnato, come è noto, ormai da diversi anni nella mappatura sismica del territorio regionale e nello specifico nella programmazione, realizzazione e validazione di indagini e studi di Microzonazione Sismica (di seguito MS). In particolare, le attività di MS, rivestono una notevole importanza soprattutto nella pianificazione territoriale, in quanto forniscono uno strumento conoscitivo di base per la stima della pericolosità sismica locale, anche al fine di stabilire gerarchie di pericolosità utili per la programmazione di interventi di riduzione del rischio sismico a varie scale, orientare la scelta di aree per nuovi insediamenti, definire gli interventi ammissibili in una determinata area, programmare le indagini e i livelli di approfondimento, stabilire orientamenti, modalità e priorità di intervento nelle aree urbanizzate. Per questi motivi, la Regione Toscana ha deciso a partire dal 2011, con l’approvazione del Regolamento Regionale D.P.G.R. 53/R del 25/10/2011 (attualmente in corso di revisione), di rendere obbligatori per i Comuni gli studi di Microzonazione Sismica, introducendo tali attività all’interno della revisione degli strumenti urbanistici comunali (Piano Strutturale e/o Regolamento Urbanistico). Tale scelta ha permesso, tra l’altro, di poter raccogliere e/o acquisire in maniera graduale ed omogenea sul territorio una mole notevole di informazioni sui terreni caratterizzata prevalentemente da indagini geotecniche e geofisiche. Gli studi di MS sono stati avviati in Toscana, già a partire dal 1997 (Ferrini et al. , 2007) con il Programma di Valutazione Effetti Locali (denominato Programma VEL) e hanno recentemente subito una forte accelerazione grazie ai finanziamenti nazionali previsti con l’Attuazione dell’articolo 11 della legge 24 giugno 2009, n. 77 e successivamente attuate con l’OPCM 3907/2010 e s.m.e i. Allo stato attuale, infatti, la Regione Toscana dispone di studi di MS di livello 1 (già approvati e/o in corso di approvazione) su circa 140 Comuni, pari al 60% del totale. Di questi Comuni ve ne sono 12 che possiedono anche studi approfonditi di livello 3, mentre gli studi di MS di livello 2 devono essere ancora avviati. E’ importante anche sottolineare, come molti di questi Comuni dispongano già di studi particolarmente approfonditi, grazie alla presenza di una mole di informazioni importante prodotta nel corso dell’ultimo decennio nell’ambito del Programma Regionale VEL (rilievi geologici di dettaglio, n. 1050 linee di sismica a rifrazione, n. 500 sondaggi con relative prove Down-Hole e n. 220 prove dinamiche di laboratorio sui campioni di terreno). Ciò ha permesso quindi di poter definire, per numerosi Comuni, un modello geologico- tecnico di sottosuolo 2D-3D mediante la suddivisione ragionata degli spessori di coperture
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