GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

GNGTS 2015 S essione 3.1 UNA SEZIONE SISMICA REGIONALE SUL MARGINE CONTINENTALE DELLA CAMPANIA (GOLFO DI NAPOLI-GOLFO DI SALERNO) G. Aiello Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Sede di Napoli, Italia Introduzione. E’ presentata una sezione sismica regionale sul margine continentale della Campania. I nuovi dati sulla struttura geologica del Golfo di Napoli sono proposti utilizzando una sezione composta da più linee sismiche acquisite lungo l’allineamento Ischia-Capri- Volturno (Aiello et al. , 2011). Le principali morfo-strutture riconosciute su scala regionale in base ai dati sismo-stratigrafici profondi precedentemente analizzati sono: il Banco di Fuori, un alto morfo-strutturale composto da carbonati meso-cenozoici geneticamente correlabili alla “Piattaforma Campano-Lucana” Auct. (D’Argenio et al. , 1973); il Canyon Dohrn , che separa il settore orientale del Golfo di Napoli, dove affiorano sequenze sismiche sedimentarie, da quello occidentale, dove prevalgono unità sismiche vulcaniche (Fusi et al. , 1991; Mirabile et al. , 2000; Milia, 2000; Aiello et al. , 2005; Di Fiore et al. , 2011); l’alto strutturale di Capri , un alto sedimentario collegato al sollevamento tettonico regionale dei carbonati meso-cenozoici lungo l’allineamento strutturale Isola di Capri-Penisola Sorrentina (Barattolo e Pugliese, 1987); il Canyon Magnaghi , che erode una spessa unità sismica di natura vulcanica localizzata a sud dell’Isola di Procida (Chiocci et al. , 1998; Aiello et al. , 2010; ISPRA, 2011; Aiello and Marsella, 2015); il Bacino di Capri , un bacino profondo localizzato a sud del Golfo di Napoli, caratterizzato da una coltre sedimentaria di età pleistocenico-olocenica, che ricopre un basamento acustico meso-cenozoico di natura carbonatica; il Bacino di Salerno, un semi-graben riempito da tre unità sismiche rappresentate da depositi marini quaternari (Aiello et al. , 2009) che ricoprono un’unità sismica caotica geneticamente collegata al “Flysch del Cilento” Auct. (Bonardi et al. , 1992; Aiello and Marsella, 2013); il Bacino del Volturno , riempito da quattro sequenze sismiche deposte in ambiente marino, costiero e deltizio, caratterizzate da frequenti intercalazioni di livelli vulcanoclastici (Aiello et al. , 2011), che ricoprono unità sismiche più profonde, geneticamente correlabili con i flysch miocenici dell’Appennino centrale (“Flysch di Frosinone” Auct. ; Aiello et al. , 2000) e con i carbonati meso-cenozoici delle unità tettoniche affioranti nell’area in studio (Bigi et al. , 1992). Il profilo sismico presentato, denominato Sister 9_1, attraversa l’offshore dell’Isola di Capri, l’alto morfo-strutturale del Banco di Fuori, il canyon Dohrn ed il Bacino di Salerno da nord-ovest verso sud-est. Mentre i tre primi lineamenti geologici appartengono al dominio morfologico e sedimentario del Golfo di Napoli, l’ultimo dominio morfologico e geologico appartiene al Golfo di Salerno, di cui rappresenta il collettore sedimentario principale. Mentre una grande quantità di rilievi sismici strettamente spaziati sulla piattaforma continentale del Golfo di Napoli è stata acquisita ed illustrata in studi precedenti di carattere geofisico e geologico sui Golfi di Napoli e Salerno, questi nuovi dati sismici forniscono un quadro geologico sui principali bacini sedimentari e gli alti morfo-strutturali tra questi interposti ad una scala dell’intera piattaforma esterna, scarpata e piana batiale sud-tirrenica. Alcuni lineamenti morfo-strutturali identificati non erano stati descritti in dettaglio da studi precedenti. Tra questi si annoverano l’alto vulcanico dell’Isola di Ischia, l’alto sedimentario dell’Isola di Capri ed i Bacini di Capri e di Salerno, la cui stratigrafia sismica ed assetto morfo- strutturale sono relativamente poco noti. Lo studio in oggetto è stato facilitato dall’uso di criteri di correlazione terra-mare, che hanno consentito una migliore comprensione geologica delle strutture sismiche studiate. Il Mar Tirreno rappresenta un’area estensionale localizzata in un contesto geodinamico di collisione tra le zolle continentali europea ed africana. La distensione è iniziata circa 10 milioni di anni fa, portando alla formazione di crosta oceanica durante il Pliocene (Patacca e Scandone, 1989). Tre margini continentali, cioè il margine sardo, il margine nord-siciliano ed il margine dell’Italia meridionale delimitano la piana batiale sud-tirrenica. L’����area

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