GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

Membro pelitico-argilloso (TRV3): marne grigie, argille grigio-verdastre o azzurrognole (TRV3b) a foraminiferi planctonici (biozone a Globorotalia suterae e Globorotalia conomiozea) e nannofossili calcarei (biozone da Minilytha convallis a Reticulofenestra rotaria) e marne marine fossilifere (TRV3c) a Turborotalia multiloba (zona non distintiva). Tali depositi poggiano in paraconformità o in eteropia su (TRV2) e sono di ambiente di prodelta. I metodi geofisici impiegati nelle campagne di misura a Baucina. Le condizioni dei terreni da indagare legate alla forte pendenza, alle asperità, all’erba alta, alla presenza di numerosi ostacoli (pietre, alberi, vigne, ecc.) hanno fortemente influenzato la scelta della metodologia geofisica. Pertanto nella campagna di misure è stato impiegato il metodo geoelettrico. Tale metodologia consente di caratterizzare il sottosuolo dal punto di vista del parametro fisico resistività elettrica (ρ). Il metodo geoelettrico della resistività si basa sulla circolazione di corrente elettrica stazionaria (continua o a bassissima frequenza, affinché siano trascurabili i fenomeni di induzione) nel sottosuolo. I mezzi materiali, infatti, rispondono ad un flusso di corrente in maniera diversa, in base al valore che assume il parametro fisico della resistività. Tipicamente, la resistività che i litotipi offrono alla circolazione di corrente elettrica dipende dal contenuto d’acqua interstiziale, dalla temperatura, dal contenuto di gas disciolti nell’acqua, dalla presenza di ioni liberi. La stima dei valori di resistività si realizza mediante un quadripolo elettrico costituito da due elettrodi A e B , detti di corrente, e due elettrodi M ed N detti di potenziale. Attraverso gli elettrodi A e B viene inviata nel sottosuolo una corrente di intensità I nota e tramite gli elettrodi M e N si misura la differenza di potenziale Δ V . I quattro elettrodi costituiscono, nel loro insieme, il dispositivo elettrodico di misura, che può presentare diverse geometrie di disposizione sul terreno, ognuna caratterizzata da un parametro K che prende il nome di “ fattore geometrico” . La relazione che lega i parametri fisici corrente elettrica ( I ), differenza di potenziale (Δ V ), resistività elettrica (ρ) è la ben nota legge di Ohm: ρ = K ΔV/I. Fig. 1 – a) Ubicazione delle aree di indagine; b) stralcio del Foglio 608 “Caccamo” in scala 1:50.000. GNGTS 2015 S essione 3.2 95

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=