GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

Definendo ΔV in volt, I in Ampere e K in metri, la resistività ρ viene espressa in Ohm m. In realtà quella che viene calcolata è una resistività apparente (ρ a ) ossia è un valore di resistività dovuto ai diversi contributi di tutto il sottosuolo che si sentiranno, in maniera più o meno forte, a seconda della distanza dal dispositivo di misura. Risultati. Per le misure è stato impiegato il georesistivimetro Abem con 64 canali attivi. La massima lunghezza dei profili è stata scelta in base alla massima profondità di interesse (i primi metri dal piano di campagna) e alla probabile risoluzione richiesta. Sono stati pertanto utilizzati un numero di elettrodi variabile e con distanza interelettrodica anch’essa variabile ed adattata al particolare caso di studio. È stato pertanto impiegato il dispositivo elettrodico dipolo-dipolo (Loke, 2001). La disposizione degli elettrodi è stata quella che ha consentito, tramite una particolare procedura di campagna, di ottenere una griglia regolare con distanza interelettrodica variabile tra 1 e 4 m. È stata pertanto utilizzata una geometria di acquisizione che prevede la disposizione sul terreno di una linea elettrica a serpentina che consente un aumento della densità dei dati. Da questo set di dati si possono quindi estrarre sia Tomografie Geoelettriche Verticali XZ (TGV) che Orizzontali XY (TGO) a varie profondità che rendono un quadro chiaro della distribuzione di resistività nel sottosuolo. Per l’inversione dei dati è stato impiegato il software ERTLab (http://www.geostudiastier.it/) che utilizza un algoritmo agli elementi finiti per la modellazione accurata della topografia del terreno. Di seguito vengono commentati i dati relativi alle aree risultate essere più interessanti e che, in seguito ai risultati delle indagini geofisiche, sono state scavate. Per l’area 2 (Fig. 1a) i modelli di distribuzione della resistività elettrica a varie profondità sono mostrati nelle Fig. 2a Dal modello di distribuzione della resistività (Fig. 2a) risulta evidente la presenza di un sottosuolo eterogeneo con valori di resistività compresi tra 50 e 2000 Ohm m. In particolare si nota la presenza: 1) aree (in rosso), indicate nei riquadri tratteggiati neri, con valori di resistività comprese tra 1800 e 2000 Ohm m; tali valori indicano la probabile presenza di aree in cui è localizzato una probabile struttura di interesse archeologico. I valori relativamente bassi di resistività indicano che tali anomalie non sono da imputare alla presenza di vuoti ma a materiali incoerenti all’interno dei quali sono presenti piccoli vuoti; 2) aree (in verde) con valori di resistività compresi tra 50 e 180 Ohm m; tali valori indicano la probabile presenza di materiale di soprasuolo; 3) aree relative al basamento roccioso a profondità comprese tra 3.0 e 6.0 m. Fig. 2 – a) Modello 3D di distribuzione della resistività a profondità comprese tra 0.5 e 6m; b) isosuperfici di resistività. 96 GNGTS 2015 S essione 3.2

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