GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale
risonanza dei terreni, avendo cura che fossero rispettate le condizioni proposte nelle linee guida SESAME per ottenere misurazioni e risultati attendibili (Koller et al. , 2004; Bard et al. , 2005). La frequenza di risonanza fondamentale è in stretta realzione con l’amplificazione sismica locale che è oggi comunemente considerata come la principale causa di danno in occasione di un terremoto ( e.g. Mucciarelli et al. , 2001; Gallipoli et al. , 2004). Tale rumore di fondo, detto anchemicrotremore, è presente ovunque sulla superficie terrestre e può essere originato sia da fenomeni atmosferici che da attività antropiche. Esso è generalmente caratterizzato da oscillazioni molto piccole, con componenti spettrali che vengono scarsamente attenuate nello spazio e misurabili con tecniche di acquisizione dette passive. Tutte le onde elastiche durante il percorso dalla sorgente al sito subiscono una certa attenuazione, che è essenzialmente di tipo geometrico, a causa dell’aumento di dimensione del fronte d’onda, e anelastico, a causa del comportamento in realtà non perfettamente elastico di tutte le rocce. In entrambi i casi l’attenuazione è funzione della frequenza; infatti, assumendo una velocità costante per tutte le frequenze, più è piccola la lunghezza d’onda (e quindi maggiore la frequenza), maggiore è il numero di cicli e quindi l’attenuazione che si verifica. Tali informazioni sono incluse nelle registrazioni di microtremore assieme al rumore casuale e possono essere estratte utilizzando diversi metodi, tra cui quello proposto da Nakamura (1989; horizontal to vertical spectral ratio, HVSR). Questa tecnica viene oggi ampiamente utilizzata per determinare l’amplificazione sismica locale e per stimare le principali frequenze di risonanza che caratterizzano il sottosuolo più superficiale (fino a poche centinaia di metri di profondità). Entrambi i fattori risultano fondamentali nella progettazione antisismica. Il metodo H/V assume i microtremori come principalmente costituiti da onde di Rayleigh, verticali e orizzontali, che vengono amplificate in conseguenza degli effetti di sito indotti Fig. 1 – Distribuzione della frequenza naturale, f 0 , ottenuto all’interno dell’area investigata. Il colore più intenso corrisponde ad un maggiore valore, e quindi ad una minore profondità della superficie caratterizzata dal contrasto di impedenza. I triangoli indicano i siti misurati mentre col cerchio nero è localizzato il sondaggio con cross-hole realizzato a Mirandola. 76 GNGTS 2015 S essione 1.2
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