GNGTS 2015 - Atti del 34° Convegno Nazionale

misure HVSR anche in corrispondenza di due carotaggi realizzati dalla Regione Emilia- Romagna fino a una profondità di 101 e 127 m, rispettivamente (Martelli et al. , 2013). In questi due siti è stata ricostruita la successione stratigrafica di dettaglio raggiungendo il Pliocene superiore, l’interfaccia sismica definita localmente come pseudo-bedrock (cioè V S ≥ 600 m/s), a circa 95 e 116 m, rispettivamente (Luca Martelli, com. pers.). Inoltre, in entrambi i siti è stato realizzato un secondo pozzo per poter svolgere un’indagine cross-hole allo scopo di misurare la distribuzione di velocità delle onde di taglio in profondità. Basandosi su un approccio di inversione semplificata (Castellaro eMulargia, 2009), è stato possibile riprodurre le curve HVSR misurate e in particolare i più evidenti e significativi picchi in corrispondenza dell’interfaccia che i depositi continentali del Quaternario Medio da quelli marini del Quaternario Inferiore e del Pliocene Superiore. In Fig. 3 è riportato l’esempio di inversione da HVSR basandosi sui dati del carotaggio con cross-hole eseguito a Mirandola. Inoltre, sulla base della inversione delle curve H/V là dove sono disponibili dati geotecnici o geofisici indipendenti (Castellaro e Mulargia, 2009), è stato anche possibile calcolare per siti selezionati la velocità delle onde di taglio nei primi 30 m (V S30 ) e fino al bedrock (V SH , dove H rappresenta una profondità compresa tra 75 e circa 150 m in corrispondenza della anticlinale). Entrambi i parametri sismici sono particolarmente importanti per la valutazione del fattore di amplificazione stratigrafica seguendo le cosiddette procedure semplificate (abachi) di uso comune, per esempio, negli studi di microzonazione sismica italiani (Gruppo di lavoro MS, 2008; Regione Emilia-Romagna, 2007). Seguendo l’equazione di risonanza (1), una buona stima della velocità delle onde di taglio dei depositi sovrastanti la discontinuità litologica potrebbe consentire di definirne la profondità. I valori stimati della V S30 e soprattutto della V SH variano da 190 a 220 m/s e da 290 a 320 m/ Fig. 2 – a) curveHVSRottenute da siti indagati in un raggio di 200metri dal profilo che attraversa l’anticlinaleMirandola (AA ‘in Fig. 1). I maggiori picchi nei diversi grafici sono stati tentativamente correlati lungo il transetto suggerendo la possibile la sezione geologica (b) ottenuta da un profilo di sismica a riflessione e dati di pozzo (modificato da Martelli e Molinari, 2008). Legenda: 1) depositi continentali del Quaternario Medio-Superiore; 2) depositi marini del Pliocene Superiore - Pleistocene Inferiore; 3) Pliocene Medio; 4) Formazione del Santerno (Pliocene Inferiore); 5) Formazione di Porto Garibaldi (Pliocene Inferiore); 6) Formazione a Colombacci (Messiniano superiore); 7) principali faglie. GNGTS 2015 S essione 1.2 79

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