GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale
GNGTS 2016 S essione A matrice 79 risultano in catalogo eventi locali; l’attività sismica riprende alla fine dell’Ottocento con alcuni eventi di moderata energia (1883, Io 7 MCS, Mw 5.1; 1910, Io 5-6 MCS, Mw 4.6; 1916, Io 8, Mw 5.5; 1943, Io 6-7, Mw 4.9; 1950, Io 4-5 MCS, Mw 4.7). L’ultimo terremoto significativo localizzato nell’area risale al 1963 (Io 7 MCS, Mw 4.7). I dati contenuti nel Database Macrosismico Italiano DBMI15 (Locati et al. , 2016 http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15- DBMI15/) mostrano come le informazioni sulle principali località dell’area (Amatrice e Accumoli) siano distribuite su di un arco cronologico ristretto (a partire dal 1627) e tendano a riguardare solo gli effetti più gravi. Un confronto con le storie sismiche di alcune località significative delle aree circostanti (L’Aquila, Ascoli Piceno, Rieti) suggerisce un elevato livello di incompletezza. Qui mostriamo (Fig. 1) proprio quelle relative ad Amatrice ed Accumoli. Il rilievo macrosismico. Il rilievo macrosismico preliminare è stato iniziato fin dal pomeriggio del 24 agosto e ha visto impegnate sul campo 10 squadre di rilevatori delle diverse Sezioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Ad oggi ha riguardato 164 località distribuite su 41 comuni. Il rilievo è stato svolto con la doppia finalità, sia di fornire al Dipartimento della Protezione Civile un quadro speditivo dell’area di danneggiamento (secondo la scala MCS), che di poter valutare l’intensità secondo i dettami della European Macroseismic Scale (EMS98: Grü������ ����� nthal, 1998) Secondo le consuete modalità dell’indagine macrosismica condotta da tempo dall’INGV, il rilievo si è svolto nell’area di maggior danneggiamento, osservando il danno visibile all’esterno degli edifici e focalizzando l’indagine sull’edilizia civile e residenziale in quanto maggiormente rappresentativa dal punto di vista macrosismico. Questo perché l’attribuzione dell’intensità in EMS98 (Grünthal, 1998) tiene principalmente conto degli effetti sull’edilizia convenzionale e del risentimento nella popolazione. Le linee guida della scala EMS98 prevedono di stimare le percentuali di danno per ogni tipologia edilizia (raggruppate in classi di vulnerabilità) per ogni centro abitato. Per fare questo occorre che il rilievo sia svolto con la cura e il tempo necessari per individuare e classificare le classi di vulnerabilità presenti e il loro livello di danneggiamento. In alcune località molto piccole non è stato possibile assegnare un valore di intensità. Come consigliato dalle linee guida della scala EMS98 utilizzata nel rilievo, è stato fatto il possibile per assegnare alle località visitate il “����� ������� �� ���������� ��������� �� ������� grado intero” di intensità, limitando al massimo l’utilizzo di gradi intermedi, ovvero di incertezze tra un grado ed un altro. Date queste premesse, è stata sinora assegnata un’intensità in EMS98 a 140 località (Fig. 2). Sintesi delle caratteristiche del costruito. I centri abitati colpiti dal terremoto presentano una forte prevalenza di edilizia tradizionale; i centri minori, in particolare, sono sorti originariamente come insediamenti rurali, costituiti pertanto da una porzione di fabbricato ad uso abitativo, una stalla (spesso sottostante) e fabbricati accessori. Per effetto dello spopolamento dell’ultimo cinquantennio questi sono stati progressivamente adibiti ad uso residenziale saltuario (principalmente seconde case) o in parte abbandonati. La tipologia abitativa è generalmente a schiera, per accostamento di cellule elementari. Al fine di superare il dislivello del territorio i fabbricati sono realizzati da uno o più piani seminterrati accostati ai terreni retrostanti coperti Fig. 1 – Storie sismiche di Amatrice edAccumoli (Rovida et al ., 2016). Si nota l’assenza di eventi sismici prima del 1627.
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