GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

GNGTS 2016 S essione A matrice 95 Acknowledgements. The authors would like to thank Prof. Alberto Bernardini for the helpful discussion and suggestions about these topics. References Castelli V.; 2013: Revisione delle conoscenze sui terremoti del 1558 (Valdambra), 1561 (Campania-Basilicata), 1639 (Amatriciano) e 1747 (Nocera Umbra – Gualdo Tadino). �������� ������� �������� ������� �� ��� Rapporto tecnico INGV-MI, Milano, 16 pp. ISIDe Working Group (INGV); 2016: Italian seismological instrumental and parametric database, version 1.0. http:// iside.rm.ingv.it, last accessed September 2016. doi: 10.13127/ISIDe. Grünthal G.; 1998: European Macroseismic Scale 1998 (EMS-98). European Seismological Commission, Subcommission on Engineering Seismology, Working Group Macroseismic Scales. ������� �� ��������� ������� Conseil de l’Europe, Cahiers du Centre Europèen de Gèodynamique et de Sèismologie, 15, Luxembourg, 99 pp. Galli P., Castenetto S., Peronace E.; 2012: The MCS macroseismic survey of the Emilia 2012 earthquakes . Annals of Geophysics, 55,4, 663-672. doi: 10.4401/ag-6163 Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G., Valensise G.; 2007: CFTI4Med, Catalogue of Strong Earthquakes in Italy (461 B.C. – 1997) and Meditteranean Area (760 B.C. – 1500) . INGV-SGA. http://storing. ingv.it/cfti4med. RovidaA., Locati M., Camassi R., Lolli B., Gasparini P.; 2016: CPTI15, the 2015 version of the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes. �������� ��������� �� ��������� � ������������� ��� ���������������� �������� ������� � Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. doi: http://doi.org/ 10.6092/ INGV.IT - CPTI15. Monachesi G., Castelli V.; 1992: Sismicità dell’area aquilano-teramana dalla “analisi attraverso i cataloghi” . Rapporto tecnico per la Regione Abruzzo, Osservatorio Geofisico Sperimentale, Macerata, 245 pp. Tertulliani A., Arcoraci L., Berardi M., Bernardini F., Brizuela B., Castellano C., Del Mese S., Ercolani E., Graziani L., Maramai A., Rossi A., Sbarra M., Vecchi M.; 2012: The Emilia 2012 sequence: a macroseismic survey. ������ Annals of Geophysics. 55(4), 679-687. Tensori momento sismico della sequenza di Amatrice 2016 S. Pondrelli, S. Salimbeni Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Bologna Il 24agosto2016un terremoto6.0ha colpito il centro Italia, distruggendoquasi completamente alcune antiche cittadine come Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. Nei giorni successivi, migliaia di aftershocks sono stati registrati dalla Rete Sismometrica Nazionale dell’INGV e 16 tra questi avevano una magnitudo maggiore di 4.0. Un Quick RCMT è stato calcolato rapidamente per ciascuno di essi e reso disponibile sul web, come di consueto. Entro le poche settimane succesive, queste soluzioni sono state riviste e gli RCMT definitivi sono stati calcolati per tutti gli eventi per cui era stato possibile ottenere un QRCMT, più uno. Per molti degli eventi maggiori di questa sequenza sismica, e non solo, sono stati calcolati rapidamente i momenti tensori; tutte queste soluzioni, ottenute da gruppi di ricerca o agenzie diverse, con diversi metodi e dataset, sono stati pubblicati su web. In questo lavoro, sono stati confrontati sia i QRCMT con le soluzioni RCMT definitive, che con tutti i tensori momento sismico che è stato possibile reperire in rete. Da quest’ultimo confronto emerge che i meccanismi focali sono tutti molto simili, in taluni casi praticamente identici, mentre esiste un parametro evidentemente differente, la Mw. Dal 24 agosto 2016, quando con il terremoto di magnitudo ML 6.0 è cominciata la sequenza sismica di Amatrice, per ogni evento con magnitudo maggiore o uguale a 4.0 si è attivata la procedura semi-automatica di calcolo dei Quick RCMT (QRCMT), denominata pypaver (Pondrelli et al. , 2012a, 2012b). I QRCMT sono calcolati attraverso l’inversione contemporanea di onde di volume e di superficie, queste ultime preferibilmente registrate a distanza regionale (Arvidsson e Ekström, 1998; Pondrelli et al. , 2015). Il segnale invertito è titpicamente filtrato tra i 35 e i 150 s a seconda della fase e della dimensione dell’evento analizzato. Afine settembre

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