GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

96 GNGTS 2016 S essione A matrice avevamo calcolato 10 QRCMT, a fronte dei 16 eventi con magnitudo maggiore o uguale a 4.0 (meccanismi focali blu-azzurri di Fig. 1). Tutte queste soluzioni sono state immediatamente pubblicate sul sito http://autorcmt.bo.ingv.it/quicks.html e sul sito dedicato a ogni singolo evento, nella pagina web dell’EMSC (http://www.emsc-csem.org/) . I casi in cui non è stato possibile calcolare un QRCMT stabile sono proprio gli eventi avvenuti subito dopo la scossa di ML 6.0, precisamente nella prima ora successiva, a causa della forte influenza del main shock sul segnale delle scosse seguenti. La procedura consueta per l’elaborazione di questi dati prevede che dopo un periodo di 2-3 mesi, i QRCMT vengano rivisti per ottenere delle soluzioni definitive che entrano a far parte del Catalogo Euro-Mediterraneo degli RCMT (Pondrelli et al. , 2015 e referenze incluse, http://www.bo.ingv.it/RCMT ). Nel caso specifico della sequenza sismica di Amatrice 2016, la revisione è stata fatta entro poche settimane dagli eventi. Le soluzioni RCMT ottenute, una in più dei QRCMT calcolati, risultano molto simili, talvolta identiche alle soluzioni rapide (meccanismi focali rossi di Fig. 1). Quasi tutti i meccanismi Fig. 1 – Mappa della sequenza sismica di Amatrice 2016 aggiornata al 30 settembre. In blu (varie sfumature a seconda del giorno in cui il terremoto è avvenuto) sono mappati i QRCMT. In rosso sono invece riportati gli RCMT definitivi, calcolati dopo alcune settimane. I meccanismi focali in nero provengono dal Catalogo Euro-Mediterraneo degli RCMT (Pondrelli et al. , 2015, , http://www.bo.ingv.it/RCMT ). I quadrati verdi sono la sismicità storica, con dimensioni scalate in funzione della magnitudo. La sismicità riportata in blu appartiene alla sequenza stessa, mentre quella riportata in nero si riferisce alla sismicità precedente ((M>2.0, ISIDE working group, 2016; http://iside.rm.ingv . it/iside/standard/index.jsp).

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