GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

GNGTS 2016 S essione A matrice 97 focali sono estensionali, come accade tipicamente per la sismicità appenninica, in particolare nel centro-sud della catena. Solo un paio di eventi minori, cioè con magnitudo tra 4.0 e 4.5, sono o trascorrenti o ancora estensionali, ma con una forte componente trascorrente. Questa differenziazione rsipetto agli altri meccanismi è particolarmente evidente per l’evento localizzato nella parte più nord orientale dell’area interessata dalla sequenza sismica (Fig. 1). Si può ipotizzare che i terremoti con questi meccanismi focali si siano sviluppati lungo strutture secondarie, rispetto alle strutture estensionali (quasi) pure su cui si è nucleata la maggioranza degli eventi maggiori. Come spesso avviene quando si attiva una sequenza sismica dell’entità di questa diAmatrice, i tensori momento sismico disponibili in rete anche in tempi brevissimi, sono tanti. Abbiamo raccolto tutti quelli che sono stati pubblicati su web, per poter fare un confronto, essendo noto che vengono calcolati con metodi e dataset molto differenti. Abbiamo quindi trovato i tensori momento sismico calcolati dall’USGS (http://earthquake. usgs.gov/earthquakes/eventpage/us10006g7d#moment-tensor), i Global CMT (http://www. globalcmt.org/ ), i TDMT dell’INGV (http:\\ http://cnt.rm.ingv.it/tdmt ), i tensori momento sismico calcolati al GFZ (German Research Centre for Geoscience, http:\\geofon.gfz-potsdam. de/eqinfo/list.php?mode =mt), all’IPGP (progetto SCARDEC attivo al Geoscope Observatory, http:\ \geoscope.ipgp.fr/index.php/en/data/earthquake-data/latest-earthquake ) e all’Univeristà di Saint Louis (http:\ \www.eas.slu.edu/ eqc/eqc_mt /MECH.IT ). In Fig. 2 sono tutti riportati in modo che il confronto sia immediato. E’ evidente come i meccanismi focali siano molto simili, indipendentemente dal metodo di calcolo e dal segnale utilizzato. Solo in un paio di casi sono evidenti delle differenze. Il primo è per l’evento del 28 agosto 2016 15:55, dove tutti i meccanismi focali, escluso quello indicato come TDMT, mostrano di essere sempre estensionali, ma ruotati di quasi 90 gradi rispetto agli altri della sequenza. Il secondo caso di palese differenza è per il terremoto del 3 settembre alle 10:18, dove l’USGS calcola un meccanismo ancora estensionale, mentre tutti gli altri gruppi ne producono uno trascorrente. Considerando che stiamo parlando di eventi con magnitudo di poco superiore a 4.0, possiamo imputare queste discordanze alla qualità del dato, sicuramente rumoroso e talvolta anche ai limiti del segnale rumore, sopratutto nel caso delle soluzioni dell’USGS che usa dati telesismici. Dal confronto dei tensori momento sismico calcolati rapidamente dopo gli eventi Fig. 2 – Confronto fra i tensori momento sismico calcolati immediatemente dopo le scosse e disponibili su web.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=