GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

XII GNGTS 2016 Paolo Gasparini è stato una figura importante, conosciuta e apprezzata nella nostra comunità. Un grande scienziato e didatta, esperto tessitore di collaborazioni nazionali e internazionali, uomo di capacità diplomatiche fuori dal comune, leader indiscusso, visionario della ricerca e pragmatico allo stesso tempo. Per me anche un vero amico. Ho conosciuto Paolo ai tempi del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti in anni pionieristici per la comunità scientifica che si occupa di rischi naturali. Paolo geologo, vulcanologo e, in questo caso, sismologo. Le discussioni scientifiche sulla pericolosità sismica erano come sempre molto accese tra l’Accademia, il CNR, l’allora ING e gli altri enti di ricerca. Nella mia mente rimane nitido il ricordo di Paolo assolutamente quieto, con il suo sorriso enigmatico sul volto, a portare equilibrio nella dialettica più agguerrita con lo sguardo sottile e profondo di un re precolombiano. L’ho poi ritrovato dopo il 2006 quando sono arrivato al Dipartimento della Protezione Civile, per il quale già da tempo Paolo forniva apprezzato supporto scientifico sulle tematiche del rischio vulcanico. Per quantomi riguarda, in particolare, ho visto all’opera le sue capacità di armonizzare gruppi di lavoro di alto profilo internazionale nel suo ruolo di Segretario della Commissione ICEF (International Commission on Earthquake Forecasting for Civil Protection), e poi della Commissione ICHESE (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia-Romagna region). In entrambi i casi, sebbene consapevole delle criticità connesse ai due terremoti dell’Abruzzo 2009 e dell’Emilia 2012, e ai temi trattati dalle commissioni stesse e ad essi rispettivamente collegati, Paolo si è reso disponibile ad aiutare il Dipartimento nella loro gestione con impegno, immediatezza e senza alcun ritorno economico. Infine, vorrei ricordarlo con profonda gratitudine nella mia personale vicenda riguardante il cosiddetto processo alla Commissione Grandi Rischi, di cui sono stato uno dei sette imputati. Paolo è stato mio consulente di parte per gli aspetti geofisici. Quando gli ho chiesto se voleva farsi carico di questo compito gravoso, non ha esitato un attimo ad accettare con convinzione, sicuro della mia innocenza e del fatto che in questi casi non possano esserci dubbi tra dare o non dare il proprio contributo per la ricostruzione della verità. Nelle motivazioni dell’assoluzione si trovano riportate testualmente le parole della sua relazione. Mauro Dolce Paolo Gasparini (4/5/1937-28/7/2016)

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