GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

154 GNGTS 2016 S essione 1.1 (Lee e Lahr, 1975) utilizzando un modello di velocità 1D regionale (V P =5.85 km/s da 0 a 22 km di profondità; V P =6.80 km/s da 22 a 39.5 km; V P =8.00 km/s da 39.5 km in poi) e rapporto V P /V S = 1.78 ricavato sperimentalmente dal diagramma di Wadati modificato. Il codice utilizza i dati di evento in formato sac, con una porzione di segnale pre-evento lunga 40 s, utile alla stima del rapporto segnale/rumore, e con header contenente informazioni su tempi di arrivo delle fasi P ed S (se disponibili), tempo origine, coordinate ipocentrali e valore di M L (stimata applicando la legge di attenuazione calibrata per l’Italia nord-orientale da Bragato e Tento, 2005). La procedura richiede che vengano definiti a priori i valori di V P V S , la densità (ρ), il fattore di attenuazione Q e un valore di riferimento di stress drop per l’area; nel nostro studio abbiamo utilizzato i valori proposti da Laurenzano and Priolo (2008) e abbiamo fissato ρ=2.7 g/cm 3 V S =3.4 km/s V P =6.0 km/s Q S =160 Q P =400. Inoltre l’angolo del raggio di take-off viene calcolato utilizzando un modello di velocità a gradiente in funzione della profondità, ricavato specificatamente per l’area monitorata dalla RSC. Lo stress drop di Madariaga di riferimento per l’area di studio è stato fissato a 1 MPa dopo aver testato altri valori pubblicati in letteratura. Al riguardo, si noti che Franceschina et al. (2006), dopo aver stimato i parametri di sorgente per terremoti locali nell’area del Friuli Venezia Giulia, hanno osservato valori di stress drop di Brune variabili tra 0.07 e 5.31 MPa (con una media di 0.73 MPa) senza trovare alcuna evidenza di self-similarity . La procedura multi-step ha generato valori stabili di Q e γ dopo 7 iterazioni ottenendo i valori medi di Qs=302 e γ=2.56; quindi, è stata effettuata l’inversione finale per ottenere le stime di M 0 e f c . La stessa procedura è stata ripetuta per le onde P e i risultati sono presentati in Fig. 3a. La stima di M 0 risulta stabile per tutti gli eventi sismici analizzati, mentre quella della f c presenta un’incertezza maggiore, soprattutto nel caso delle onde P. È significativo, comunque, come le stime indipendenti dei valori di f c per le onde S e P siano in ottimo accordo tra loro. Infine, lo stress drop risulta variare tra 0.05 e 10 MPa, senza alcuna correlazione evidente con la stima di M 0 . Dalle stime del momento sismico abbiamo calcolato M w per tutti gli eventi considerati ottenendo dei valori compresi tra 0.9≤M W ≤2.8; il confronto M w -M L (Fig. 3b) evidenzia una sovrastima di M w rispetto a M L nel caso degli eventi più piccoli (M L <1.5) similarmente a quanto osservato in altre aree di studio. Conclusioni . In questo studio abbiamo calcolato i valori di M W e f c di 23 terremoti Fig. 2 – Curve di amplificazione spettrale di sito in funzione della frequenza per le stazioni della Rete Sismica di Collalto (RSC). Il numero accanto alla sigla di stazione nella legenda indica la profondità del sensore in metri.

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