GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

GNGTS 2016 S essione 1.1 155 Fig. 3 – a) Risultati ottenuti per il momento sismico e la corner frequency (con le relative incertezze) nel caso delle onde S (a destra) e delle onde P (a sinistra); le linee tratteggiate indicano i valori a stress drop costante espresso in MPa. b) Confronto fra le stime di ML e di MW per i terremoti considerati in questo studio. (1.0≤M L ≤2.9; 0.9≤M W ≤2.8) localizzati nell’area di Collalto (TV) utilizzando la metodologia proposta da Zollo et al. (2014). I risultati ottenuti mostrano che le stime di M 0 (e di conseguenza della magnitudo da momento) sono stabili in tutto l’intervallo di magnitudo considerato. La stima di f c soffre di un’incertezza maggiore rispetto a quella di M 0 , nonostante la correzione per gli effetti di sito abbia migliorato la qualità dei risultati finali. Infine, è stato ottenuto un valore medio di stress drop pari a 1 MPa, che riteniamo essere adeguato riferimento per l’area di Collalto. In conclusione, la metodologia utilizzata ha consentito di stimare con successo i valori di M w e gli altri parametri di sorgente di terremoti naturali con M L ≥1.0 e profondità intorno ai 10 km. Riteniamo che la stessa procedura possa fornire risultati affidabili anche in caso di terremoti più superficiali e deboli, prossimi al serbatoio di stoccaggio, consentendoci di avere elementi per discriminare gli eventi naturali da quelli eventualmente indotti. Bibliografia Andrews D.J.; 1986: Objective determination of source parameters and similarity of earthquakes of different sizes . In: S. Das, J. Boatwright, and C. H. Scholz (Editors), Earthquake Source Mechanics, American Geophysical Union, Washington, D.C., pp. 259–267. Bragato P. L. and Tento A.; 2005: Local magnitude in northeastern Italy . Bull. Seismol. Soc. Am., 95 , 579–591.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=