GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

GNGTS 2016 S essione 2.3 433 Istituto Nazionale di Statistica (Istat); 2011a. I sistemi locali del lavoro 2011. Cartogrammi. Legge 24 giugno 2009, n. 77. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella Regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM) 29 febbraio 2012, n. 4007. Contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l’anno 2011. I CONTESTI TERRITORIALI E I RELATIVI COMUNI DI RIFERIMENTO PER IL PERSEGUIMENTO DI LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA DEL TERRITORIO F. Cassone, F. Bramerini, G. Naso, S. Castenetto Dipartimento della Protezione Civile, Roma Introduzione. Il tema del perseguimento di obiettivi minimi in termini di riduzione del rischio su tutto il territorio nazionale è affrontato in maniera centrale in un documento tecnico recentemente predisposto dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) in accordo con la Struttura di Missione per il contrasto al rischio idrogeologico e con l’Agenzia per la Coesione Territoriale (DPC, 17 dicembre 2015). Tale documento identifica un percorso standard, articolato in fasi generali e fasi specifiche per tipo di rischio, finalizzato ad ottimizzare la programmazione delle azioni di mitigazione del rischio ai fini di protezione civile. Il percorso, in accordo anche con l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020 sul tema della riduzione del rischio (Obiettivo Tematico 5), ha come presupposto la cooperazione tra aree territoriali limitrofe, e l’individuazione di “contesti territoriali” nei quali le attività possono essere esercitate in modo unitario tra più municipalità. In tale quadro, si inseriscono gli interventi di prevenzione sismica introdotti a seguito del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 (legge 77/2009); tra questi, gli studi di Microzonazione Sismica (MS) e le analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) hanno evidenziato l’esigenza di individuare priorità di intervento all’interno di aree più ampie rispetto al singolo Comune, per garantire una più proficua allocazione delle risorse finanziarie, orientata ad assicurare livelli minimi e omogenei di sicurezza sismica sul territorio nazionale. Il presente articolo descrive una metodologia - elaborata nell’ambito dei lavori della Commissione tecnica per il supporto e il monitoraggio degli studi di MS, istituita a seguito dei finanziamenti della legge 77/2009 - per l’individuazione dei Contesti Territoriali (CT) e dei relativi Comuni di Riferimento (CR), questi ultimi identificati come realtà urbane rilevanti per il contesto al quale appartengono e che quindi assumono un carattere prioritario ai fini della predisposizione degli interventi. Le geografie di alcuni sistemi territoriali esistenti. Le tipologie di aggregazione sovracomunale esistenti sono definite sulla base di specifiche caratteristiche ritenute omogenee tra diverse unità territoriali, in genere corrispondenti alle unità amministrative comunali. A livello internazionale (OECD, 2002), grande importanza sta assumendo l’impiego del criterio socio-economico per la delimitazione di aree cosiddette “funzionali”, costruite utilizzando i flussi degli spostamenti casa-lavoro (matrice del pendolarismo giornaliero); in Italia, tali aree coincidono con i Sistemi Locali del Lavoro (SLL), geografia delineata su tutto il territorio nazionale dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel 2011, in occasione del 15° Censimento della popolazione (Istat, 2011a). Per ciascun SLL, l’Istat individua inoltre un Comune Capoluogo, cioè il Comune con il più alto numero di posti di lavoro, ed eventuali Comuni polo che svolgono un ruolo di attrazione in quanto i pendolari in entrata risultano essere in numero maggiore di quelli in uscita. I SLL sono i luoghi in cui la popolazione risiede

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