GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale
434 GNGTS 2016 S essione 2.3 e lavora e dove quindi indirettamente tende ad esercitare la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche (Istat, 2014). Per tale caratteristica, l’utilizzo dei Sistemi Locali del Lavoro comporta indubbi vantaggi: risultano infatti stabili nel tempo e auto-contenuti, perché basati su relazioni tra territori che sono consistenti e circoscritte all’interno dell’area stessa. Inoltre, permettono un confronto omogeneo su tutto il territorio italiano. Tra le criticità, va segnalata la mancanza di una precisa corrispondenza con altre tipologie di aggregazione, quali i limiti amministrativi delle Unioni di Comuni e delle Regioni. Dal punto di vista amministrativo invece, la principale forma di aggregazione tra municipalità è rappresentata dalle Unioni di Comuni, enti locali costituiti da due o più Comuni per l’esercizio in forma associata di funzioni o servizi di loro competenza, tra cui le attività di protezione civile (legge 135/2012 e legge 54/2014). A fronte del valore amministrativo che le contraddistingue, le Unioni di Comuni non risultano però sempre attive nella pratica e in maniera costante nel tempo; non condividono sempre le stesse funzioni e, in alcuni casi, non è rispettato il criterio di contiguità dei territori. Per quanto riguarda specificatamente la gestione dell’emergenza, il sistema di protezione civile prevede la presenza di centri operativi intercomunali (Centri Operativi Misti - COM) per raccordare le attività attuate a livello comunale con quelle provinciali (Direttiva DPC 31.03.2015, n. 1099). L’individuazione delle sedi COM e dei relativi Comuni di competenza deve seguire criteri sulla dimensione del bacino di utenza (valore di riferimento pari circa a 35.000 abitanti) e sui tempi massimi di raggiungimento (non superiori a 45 minuti) dalla sede a qualsiasi zona del territorio ad essa afferente. Le sedi e aree COM formalmente istituite allo stato attuale, non sempre però risultano rispondenti a tali criteri. Ulteriori sistemi territoriali esistenti fanno riferimento ai servizi connessi alla gestione dell’emergenza, come le aree di competenza delle strutture sanitarie e dei Vigili del Fuoco. Forme di aggregazione sovracomunale possono essere formulate inoltre sulla base di omogeneità di tipo geo-morfologico. Queste ultime tipologie non sono prese in considerazione nella metodologia di individuazione dei Contesti Territoriali, ma di esse se ne tiene necessariamente conto in funzione delle possibili applicazioni degli stessi Contesti Territoriali. Metodologia di individuazione dei Contesti Territoriali e dei relativi Comuni di Riferimento. Come illustrato nello schema in Fig. 1, la metodologia si articola in 4 fasi durante Fig. 1 – Schema riassuntivo della metodologia di individuazione dei CT e dei relativi CR.
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