GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

450 GNGTS 2016 S essione 2.3 1) far emergere le conoscenze effettivamente possedute, legate all’età e all’esperienza, sulla terminologia specifica relativa al terremoto, e le percezioni che i bambini mostrano di avere in relazione al fenomeno sismico; 2) mettere a confronto le conoscenze e le opinioni dei bambini sul fenomeno sismico, ma anche verificare eventuali differenze o similitudini tra studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado; 3) utilizzare i dati raccolti come preziose indicazioni per progettare nuove attività e strumenti informativi, sempre più mirati ai bisogni dei più giovani, ma anche di tutti i cittadini, in termini di prevenzione rispetto al rischio terremoto. Preliminarmente alla somministrazione dei questionari, è stata svolta una lezione frontale in classe sui comportamenti corretti da adottare in caso di terremoto e sugli effetti del catastrofico sisma del 1905 ad Aiello Calabro, attraverso la proiezione di slide, cartografia ed immagini. Il questionario è strutturato con 20 domande di natura mista: 18 sono a risposta chiusa - singola e multipla - sulla percezione del rischio sismico e i comportamenti e le reazioni durante e dopo il terremoto. Seguono una domanda a risposta aperta in cui si chiede di descrivere l’esperienza vissuta durante un terremoto e l’ultima in cui viene richiesto il disegno della mental map relativa ad un terremoto immaginario che si verificherebbe mentre lo studente si trova in classe con i compagni e l’insegnante, oppure quando il discente si trova a casa. Per l’assegnazione dei punteggi inerenti al questionario, sono state inserite risposte potenzialmente inadeguate, adeguate e risposte indice di un’ottima gestione del rischio. Risultati. Tutti gli studenti della secondaria hanno vissuto l’esperienza del terremoto, mentre solo il 71% dei bambini della scuola primaria ha vissuto questa esperienza. La maggior parte degli alunni ha avvertito il terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto alle ore 22:43:38 italiane del 28 dicembre 2014, localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nella provincia di Cosenza, esattamente in Sila, ad una profondità di 14 km (Fig. 1). Il terremoto non ha provocato danni, ma soltanto tanta paura tra la popolazione, al punto che molta gente ha lasciato le abitazioni ed è scesa in strada. Il 64% dei bambini della primaria si trovava a casa e il 7% fuori, all’aperto. Tutti gli studenti della secondaria si trovavano a casa in occasione del terremoto. Le reazioni più diffuse tra gli studenti della primaria sono state: paura (57%), confusione (29%), resto fermo (29%), mentre per gli studenti della secondaria sono state: paura (86%), vado fuori (57%), confusione (29%), “altro”, tra cui attacchi di panico e pianto (29%). Durante la scossa il 79% dei bambini della primaria “si mette sotto il banco o sotto gli architravi di una porta”, il 36% “si allontana da finestre, armadio e lavagna”. Il 21% “si reca subito fuori”. Il 36% ha indicato risposte varie: “aspetto che finisca la scossa”; “vado nel punto di raccolta”; mantengo la calma e aspetto che la scossa finisca”; “aspetto che finisca la prima scossa”; mi riparo da oggetti che potrebbero cadermi in testa”. Tutti gli studenti della secondaria “si mettono sotto il banco o sotto gli architravi di una porta” e il 29% “si reca subito fuori” . Questa tendenza a recarsi fuori durante la scossa è stata riscontrata anche negli studenti dell’area del Pollino (De Pascale et al. , 2015a, 2015b, 2016). Si tratta di un comportamento inadeguato che deve essere corretto. Fig. 3 – Palazzo Belmonte, Aiello Calabro, prima della demolizione (fonte: Fucci, 2011).

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